Il 24 ottobre, ora locale, Zhang Jun, rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, ha sottolineato la necessità, come priorità assoluta, di considerare la promozione di un cessate il fuoco globale tra Palestina e Israele.

Al dibattito aperto del Consiglio di Sicurezza sulla questione israelo-palestinese, Zhang Jun ha affermato che, di fronte alla forte voce della comunità internazionale, il Consiglio di Sicurezza dovrebbe chiedere l’immediato cessate il fuoco con un linguaggio chiaro e inequivocabile.  Lasciare che la guerra nella Striscia di Gaza si trascini e si inasprisca per vari motivi non porterà a una vittoria militare completa per nessuna delle due parti, ma molto probabilmente a una catastrofe che inghiottirà l'intera regione.  Ciò è contrario all’obiettivo di evitare una conseguente crescita delle tensioni. Qualunque Paese dovrebbe aderire alla coscienza morale umana invece di aggrapparsi a calcoli geopolitici e doppi standard.

Zhang Jun ha poi aggiunto che attualmente le forniture umanitarie autorizzate ad entrare nella Striscia di Gaza sono ancora una goccia nel mare, ed è impossibile soddisfare in modo sostanziale i bisogni umanitari dei civili attraverso il solo varco di Rafah. Il Consiglio di Sicurezza dovrebbe chiedere con linguaggio più chiaro alla parte occupante di revocare immediatamente il blocco completo della Striscia di Gaza, ripristinare le forniture di acqua, elettricità e carburante e fermare le punizioni collettive contro la popolazione della Striscia di Gaza. La Cina invita Israele a creare condizioni favorevoli per il normale funzionamento del varco di Rafah, fermare gli attacchi aerei sulle aree circostanti in modo da garantire canali di salvataggio agevoli.