“La Via della Seta verde può aiutarci a uscire dal vecchio vicolo cieco e imboccare  una nuova strada a beneficio dell’umanità e della Terra”, ha così detto António Guterres, segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, durante la terza edizione del Forum della Belt and Road per la Cooperazione Internazionale. Tale affermazione ha suscitato risonanza tra i partecipanti dell’evento.   

Nel corso del forum, la Cina ha annunciato il piano delle otto azioni a sostegno della costruzione congiunta ad alta qualità della Belt and Road, una di queste azioni consiste nella promozione dello sviluppo verde. Una serie di nuove proposte fra cui “approfondire costantemente la cooperazione nei settori di costruzione  infrastrutturale verde, energia verde e trasporto verde”, “costituire il meccanismo di dialogo e scambi dell’industria fotovoltaica e la rete degli esperti specializzati in sviluppo verde e basse emissioni di carbonio”, ha destato grande attenzione della comunità internazionale. Secondo Erik Solheim, vice direttore della BRI International Green Development Coalition ed ex vice segretario generale dell’Onu, nel prossimo decennio, i progetti legati alla Belt and Road diventeranno i più importanti vettori mondiali di energia e trasporti verdi.   

La trasformazione verde porta soprattutto il nuovo modello e la nuova motrice di sviluppo. Nel corso del forum, la Cina ha proposto di rafforzare il sostegno alle piattaforme come la BRI International Green Development Coalition e di continuare a tenere gli eventi come la BRI Green Innovation Conference, in modo da aiutare i paesi firmatari della BRI a realizzare lo sviluppo verde nella nuova era, evitando la via sbagliata dei paesi sviluppati, ovvero “inquinare prima, poi trattare”. Durante il forum di alto livello sullo sviluppo ecologico della terza edizione del Forum della Belt and Road per la Cooperazione Internazionale, sono stati resi noti tre piani d’azione sullo sviluppo verde, uno dei quali risiede nella partnership di investimento e finanziamento per lo sviluppo verde. Secondo gli analisti, tale piano risolverà in modo efficace la questione della strettoia negli investimenti e nei finanziamenti emersa nella costruzione della Belt and Road verde, darà anche nuovo impulso alla realizzazione della modernizzazione dei paesi co-costruttori. Marcelo dos Santos, esecutivo senior della Banca di Sviluppo dell’America Latina (CAF), ha affermato che la BRI aiuterà a migliorare la catena del valore dell’industria ecologica dei paesi latinoamericani e della regione caraibica, offrendo nuova forza motrice all’innovazione tecnologica.