Il 18 ottobre, ora locale, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha assistito ad una scena in cui molti partecipanti hanno voltato le spalle al podio mentre la rappresentante statunitense Michèle Taylor teneva il suo discorso; la protesta era rivolta contro il sostegno “unilaterale” degli Stati Uniti a Israele e il disprezzo per i diritti umani del popolo palestinese sulla questione israelo-palestinese.
Ad oggi, il conflitto ha già provocato oltre 5600 vittime e la crisi umanitaria si aggrava velocemente. In quanto parte importante della questione israelo-palestinese, gli Stati Uniti non solo non sono riusciti a placare le parti in conflitto, ma hanno anche posto il veto alla bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sugli aiuti umanitari due volte in questi giorni, assistendo all’escalation del conflitto israelo-palestinese e all’uccisione e al ferimento di più civili innocenti. A questo proposito, tanti paesi, come Brasile, Russia e Cina hanno espresso il loro sgomento e disappunto. Infatti, secondo la TV AL Jazeera del Qatar, negli ultimi 50 anni, gli Stati Uniti hanno usato il loro potere di veto più di 80 volte, respingendo oltre 50 risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu che criticavano Israele.
Alcuni analisti hanno illustrato che dal punto di vista della situazione mediorientale, Israele ha bisogno del sostegno militare e politico degli Usa, mentre gli Stati Uniti hanno bisogno di Israele per agire come "coltello affilato" in Medio Oriente, svolgendo un ruolo di deterrenza contro paesi come l’Iran. Dal punto di vista degli Usa stessi, gli ebrei sono una più grande minoranza negli Stati Uniti. Loro hanno un numero enorme di voti e sono gli “investitori” dietro le elezioni americane. Un importante motivo per cui gli Stati Uniti hanno posto due volte il potere di veto alla bozza di risoluzione sulla situazione israelo-palestinese è che i politici hanno paura di offendere Israele, influenzando così le elezioni del 2024.
Guardando alla storia, dopo la fine della Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno organizzato una serie di colloqui di pace sulla questione israelo-palestinese, ma a causa della loro “posizione unilaterale” nei confronti di Israele, che ha minato la fiducia dei palestinesi nella pace israelo-palestinese, non sono stati in grado di risolvere efficacemente i contrasti tra Palestina e Israele.
Attualmente, la società internazionale chiede il fuoco immediato e completo tra Palestina e Israele; il diritto umanitario internazionale deve essere rispettato e i civili devono essere protetti. Di fronte ai conflitti continui e ai disastri umanitari, il Consiglio di sicurezza dell’Onu non può permettersi di rimanere inattivo. Gli Stati Uniti dovrebbero assumersi le proprie responsabilità e smettere di trattare il conflitto israelo-palestinese come uno strumento di interesse interno e un'opportunità per attaccare altri Paesi, e cessare le azioni “unilaterali”.