Fino al 16 ottobre, nella attuale fase del conflitto israelo-palestinese, più di 2.778 vittime sono state registrate a Gaza, mentre quasi 1.400 persone sono morte in Israele. Il blocco e i bombardamenti dell'esercito israeliano hanno aggravato la già difficile situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, e diverse parti hanno lanciato un appello per aprire corridoi al fine di consentire il passaggio degli aiuti umanitari.

Il Ministro degli Esteri egiziano, Sameh Hassan Shoukry, ha dichiarato che i negoziati tra Egitto e Israele non hanno prodotto i risultati sperati. Il governo israeliano ha rifiutato di aprire il varco per consentire l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza e il trasferimento dei cittadini di paesi terzi bloccati a Gaza.

Secondo fonti russe, lo stesso giorno il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, offrendo il supporto della Russia per evitare che la Striscia di Gaza cada in una catastrofe umanitaria.

Il 16 ottobre, il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha lanciato un appello per l'apertura di un corridoio umanitario.