Il 10 ottobre, ora locale, durante il meeting annuale del Fondo Monetario Internazionale (FMI) in Marocco è stato pubblicato l'ultimo “Rapporto sulle prospettive economiche mondiali”, secondo il quale l'economia globale sta mostrando segni di ripresa dai gravi colpi subiti negli ultimi anni, ma il processo sta procedendo in modo lento e disomogeneo. Gli effetti ritardati sull'economia delle politiche monetarie di austerità adottate dalle principali banche centrali in Europa e negli Stati Uniti stanno diventando sempre più evidenti, e c'è un aumento del rischio di indebitamento pubblico in alcuni paesi che sta portando a una diminuzione del sostegno fiscale all'economia. 

Il rapporto prevede una crescita economica globale del 2,9% nel 2024, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto alle previsioni fatte lo scorso luglio.

Nel rapporto, FMI prevede che quest'anno la crescita delle economie sviluppate rallenterà significativamente, passando dal 2,6% del 2022 all'1,5% di quest'anno, e all'1,4% nel 2024. In particolare, si prevede che il tasso di crescita economica dell'eurozona sarà solo dell'0,7% quest'anno e dell'1,2% nel 2024, riflettendo gli effetti ritardati della politica monetaria di austerità adottata dalla Banca Centrale Europea.

Al contrario, il rapporto prevede una crescita stabile nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo dell'Asia, dove la crescita economica di quest'anno potrebbe raggiungere il 5,2%, per poi attenuarsi al 4,8% nel 2024.