Il 14 settembre l’ambasciatore Chen Xu, rappresentante permanente della Cina presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra e altre organizzazioni internazionali in Svizzera, durante il dialogo interattivo con il relatore speciale sul diritto umano all’acqua potabile sicura e ai servizi igienico-sanitari presso il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, ha dichiarato che lo scarico unilaterale e forzato da parte del governo giapponese di acqua contaminata dal nucleare di Fukushima ha gravemente violato i diritti alla salute, allo sviluppo e all’ambiente delle popolazioni dei paesi costieri, e addirittura del mondo intero. La sua legittimità, legalità e sicurezza sono sempre state messe in discussione dalla comunità internazionale e fortemente osteggiate dai popoli del Giappone, della Corea del Sud e di altri paesi.
Chen Xu ha inoltre sottolineato che se l’acqua contaminata dal nucleare di Fukushima fosse sicura, non ci sarebbe bisogno di scaricarla in mare; qualora non fosse sicura, a maggior ragione non dovrebbe essere scaricata in mare. La Cina invita il Consiglio dei diritti umani a prestare maggiore attenzione a questo problema e sollecita il Giappone a interrompere immediatamente le sue attività di scarico in mare.