La Cina richiama alla considerazione dei diritti umani su economia, società e cultura

2023-09-18 10:58:17

Il 15 settembre l’ambasciatore cinese, Chen Xu, rappresentante permanente della Cina presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra e altre organizzazioni internazionali in Svizzera, in occasione della 54esima sessione del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite, ha pronunciato un discorso congiunto a nome di Paesi in via di Sviluppo come Egitto, Sud Africa, Bolivia e Pakistan, chiedendo di promuovere in modo equilibrato diversi diritti umani compresi quelli economici, sociali e culturali.

Secondo quanto affermato nel discorso congiunto, in relazione ai diritti umani, non dovrebbe esistere né una gerarchia, né un ordine d’importanza dal più importante al meno importante.

Tutte le parti dovrebbero impegnarsi in un dialogo e in una cooperazione costruttivi sulla base dell'uguaglianza e del rispetto reciproco, al fine di promuovere tutti i diritti umani in modo equilibrato.

Il discorso congiunto ha anche sottolineato il fatto che attualmente i diritti umani economici, sociali e culturali non sono stati considerati allo stesso livello dei diritti politici, aggravando ulteriormente la loro disparità.

Partendo dalla risoluzione di tali questioni, Chen Xu ha invitato le Nazioni Unite a correggere la disparità storica che vede gli investimenti nei diritti dei cittadini negli aspetti economici, sociali e culturali inferiori rispetto a quelli politici. A tal proposito, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani devono dare l’esempio.

Nel discorso congiunto è stato espresso il concetto che l’accoglienza  ricevuta  dall’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, e ha sottolineato che, a nome dei paesi interessati, la Cina presenterà ancora una volta una bozza di risoluzione sui diritti in questione. Cogliendo l’opportunità del 75esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e del 30esimo anniversario della Dichiarazione di Vienna e Programma d’azione, la Cina è disposta, insieme a tutte le parti, a cercare un accordo che, mantenendo le differenze, costruisca il consenso.

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