Il 15 settembre, ora locale, l’Unione Europea ha deciso di non estendere il divieto di vendita di quattro prodotti agricoli ucraini provenienti dall’Ucraina in Polonia e in altri paesi. La Polonia e altri paesi relativi hanno poi dichiarato di continuare ad applicare il divieto per tutelare gli interessi dei loro agricoltori.
Dopo l’aggravamento della crisi ucraina nell’anno scorso, una grossa quantità di prodotti agricoli ucraini è stata trasporta nelle altre zone attraverso i paesi dell’Europa centrale e orientale. Ma a causa delle questioni irrisolte relative al trasporto e ad altri aspetti successivi, la maggior parte dei prodotti agricoli esportati da Ucraina è costretta a esser venduta nei paesi dell’Europa centrale e orientale, dando un impatto ai prodotti agricoli locali e causando le proteste degli agricoltori.
La Polonia e altri Paesi interessati avevano chiesto più volte l'estensione del divieto, tuttavia il giorno 15 l'UE ha deciso di non estenderlo. Inoltre l’Ucraina ha accettato di adottare misure per controllare l’esportazione di grano e altri prodotti agricoli nei Paesi limitrofi a partire del giorno 16.