La denuncia dei cittadini giapponesi contro il governo per lo scarico dell’acqua contaminata dal nucleare in mare è solo un inizio

2023-09-09 22:29:21

L'8 settembre, oltre 100 cittadini giapponesi hanno presentato un'accusa al tribunale distrettuale di Fukushima contro il governo giapponese e la Tokyo Electric Power Company per lo scarico in mare dell'acqua contaminata dal nucleare, chiedendo una sentenza del tribunale per fermare tale comportamento. Si tratta del primo procedimento legale per fermare lo scarico di acqua contaminata dal nucleare in Giappone e rappresenta un altro esempio di ricorrere alla legge da parte dei cittadini giapponesi che per difendere i propri diritti e interessi, dopo la denuncia di un gruppo di cittadini contro il primo ministro giapponese Fumio Kishida.

Nell'atto processuale si legge che, prima di scaricare l'acqua contaminata dal nucleare in mare, il governo giapponese non ha mai effettuato una verifica adeguata sull’inquinamento ambientale e sull'impatto ecologico, tra l'altro la Tokyo Electric Power Company ha la capacità di aggiungere serbatoi di stoccaggio per l'acqua contaminata dal nucleare, quindi non è necessario lo scarico in mare dell'acqua contaminata dal nucleare. Per tutto questo, i cittadini giapponesi ritengono che il comportamento dell'imputato abbia inquinato l'ambiente e violato i diritti del popolo giapponese alla pesca e a una vita stabile, pertanto è considerato illegale.

Ma quello che è sorprendente e difficile da comprendere è che il governo giapponese al banco degli imputati, si è mascherato da parte querelanti, accusando la Cina presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio, chiedendo la revoca delle restrizioni all’importazione di prodotti ittici giapponesi. Secondo il responsabile del gruppo dei cittadini giapponesi "Rete Nazionale di Coordinamento contro lo Sversamento dell'Acqua Contaminata dal Nucleare", l'operato del governo giapponese è tutto per trasferire l'attenzione, e ritorcere le accuse, e "la parte che scarica l'acqua contaminata nucleare in mare dovrebbe essere citata in giudizio".

Secondo quanto stabilito dall’Accordo sull'attuazione delle misure sanitarie e fitosanitarie dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, i paesi membri hanno diritto di adottare misure necessarie per proteggere la vita e la salute di esseri umani, animali e piante.

Gli studi scientifici hanno già dimostrato che esiste un rischio oggettivo di contaminazione dei frutti del mare giapponesi a causa dello scarico in mare di acque contaminate dal nucleare, gli Stati membri hanno il diritto di adottare misure provvisorie basate sul "principio di precauzione". Ovviamente, è ragionevole, lecito e necessario che la Cina adotti le misure di risposta.

L'operato del Giappone di presentare un'accusa all'Organizzazione Mondiale del Commercio sembra una farsa simbolica e una continuazione della guerra dell'opinione pubblica di "imbiancatura" per lo scarico dell'acqua contaminata dal nucleare in mare. Proprio pochi giorni fa, il governo giapponese ha annunciato di aggiungere un ulteriore stanziamento di 20,7 miliardi di yen per "affrontrare la Cina", oltre allo stanziamento speciale di 80 miliardi di yen per il fondo di pesca, al fine di creare un'opinione pubblica favorevole per lo scarico dell'acqua contaminata dal nucleare in mare.

Tuttavia, queste performance diligenti dimostrano effettivamente che c'è un grosso problema con lo scarico dell'acqua contaminata dal nucleare in mare, altrimenti perché il governo giapponese si sarebbe impegnato così tanto nelle pubbliche relazioni?

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