Il 7 settembre il portavoce del Ministero cinese degli Esteri ha risposto alla domanda di un giornalista sulle accuse ingiustificate mosse dagli Stati Uniti alla Cina al vertice dell’Asia orientale: si è appreso che il delegato degli Stati Uniti ha lanciato accuse alla Cina su Taiwan e sul Mar Cinese meridionale durante il vertice dell’Asia orientale di oggi. Qual è la risposta della Cina?
Il portavoce ha affermato che il delegato degli Stati Uniti ha ignorato i fatti e lanciato accuse infondate contro la Cina. La parte cinese vi si oppone fermamente e non è disposta ad accettarle, per cui ha presentato severe rimostranze agli Stati Uniti. La questione di Taiwan è puramente un affare interno della Cina e non sono ammesse interferenze esterne. La più grande minaccia alla pace nello Stretto di Taiwan deriva dalle attività separatiste dell’“indipendenza di Taiwan” e dalla connivenza di forze esterne.
La Cina si è sempre opposta agli sforzi di singoli Paesi esterni alla regione che fomentano problemi e scontri nel Mar Cinese Meridionale, minando in tal modo la pace e la stabilità regionale. La parte cinese e i paesi dell’ASEAN stanno promuovendo attivamente la consultazione sul “Codice di condotta nel Mar Cinese Meridionale”. I paesi esterni alla regione dovrebbero rispettare gli sforzi per negoziare le regole del Mar Cinese Meridionale e mantenervi la pace e la stabilità compiuti dai paesi che ne fanno parte.