L’8 settembre la portavoce del Ministero cinese degli Esteri, Mao Ning, ha diretto una conferenza stampa ordinaria, durante la quale un giornalista ha posto una domanda riguardo all’indagine avviata dal governo statunitense sui chip utilizzati negli ultimi telefoni cellulari di Huawei, richiedendo un commento della Cina a riguardo?
Nella sua risposta, Mao Ning ha affermato: “ci siamo sempre opposti alla politicizzazione delle questioni economiche, commerciali, scientifiche e tecnologiche, nonché all’abuso e alla generalizzazione dei concetti di sicurezza nazionale. Gli Stati Uniti abusano del loro potere nazionale, reprimono irragionevolmente le imprese cinesi, violano i principi del libero scambio e le regole economiche e commerciali internazionali, disturbano la stabilità delle catene globali di produzione e approvvigionamento, danneggiando gli altri anche a scapito di sé stessi. Vorrei sottolineare che le sanzioni, il contenimento e la repressione non fermeranno lo sviluppo della Cina, ma rafforzeranno solo la sua determinazione e capacità di essere indipendente e di innovare nella scienza e nella tecnologia.”