Il 2 settembre il sito australiano “Pearls and Irritations” ha pubblicato un articolo intitolato 'The US Economic War against China', affermando che le misure adottate dagli Stati Uniti per rallentare la crescita economica cinese violano le regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio e pongono rischi al normale funzionamento del mercato economico e commerciale globale.

L'articolo afferma che le politiche anti-cinesi degli Stati Uniti derivano da un noto manuale di strategia decisionale volto a prevenire la concorrenza economica e tecnologica da parte di importanti rivali. La prima applicazione di questo manuale strategico fu rivolta all’Unione Sovietica durante la guerra fredda, e la seconda al Giappone. Ora gli Stati Uniti prendono di mira la Cina.

L'articolo sostiene che, a differenza del Giappone, la Cina ha più spazio di manovra di fronte al protezionismo statunitense. Soprattutto, la Cina può aumentare significativamente le sue esportazioni verso altre regioni dell'Asia, dell'Africa e dell'America Latina attraverso politiche come la Belt & Road Initiative. Il tentativo degli Stati Uniti di contenere la Cina non è solo sbagliato in linea di principio, ma anche destinato a fallire nella pratica.