Durante una conferenza stampa ordinaria tenutasi il primo settembre, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha affrontato nuovamente la controversa questione dello scarico forzato di acqua contaminata in mare da parte del Giappone. Ha esortato il governo giapponese a prendere sul serio le preoccupazioni dei paesi vicini e della comunità internazionale, smettendo immediatamente di scaricare il rischio di inquinamento nucleare sul resto del mondo.

Fin dall'inizio dello sversamento in mare dell'acqua contaminata, i funzionari giapponesi hanno ripetutamente affermato che lo scarico è basato su premesse scientifiche ed è completamente trasparente. Le autorità giapponesi hanno anche accusato più volte la Cina di mancanza di basi scientifiche per vietare l’importazione di prodotti ittici provenienti dal Giappone, sostenendo che la Cina è l'unico paese contrario a questa decisione e chiedendo alla parte cinese di revocare le restrizioni.

In relazione a ciò, Wang Wenbin ha affermato che le dichiarazioni del Giappone alterano i fatti e confondono l'opinione pubblica. Anche la Corea del Sud, la Russia, la Malesia, la Thailandia e altri paesi della regione hanno adottato misure precauzionali simili. Se il Giappone ritiene di avere il diritto di scaricare il rischio di inquinamento nucleare sul resto del mondo, perché gli altri paesi non dovrebbero avere il diritto di prendere misure d'emergenza per proteggere l'ambiente marino e la salute pubblica?

Il portavoce cinese ha poi sottolineato che attualmente i dati sul monitoraggio dell'acqua contaminata proveniente dall'impianto nucleare di Fukushima sono esclusivamente forniti dal Giappone. Anche nella sezione dedicata all'acqua contaminata di Fukushima sul sito ufficiale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), è indicato chiaramente che le informazioni e i dati sono forniti dalla Tokyo Electric Power Company (TEPCO). La TEPCO è stata più volte oggetto di accuse per scandali di manipolazione, occultamento e falsificazione dei dati. La parte giapponese, che dovrebbe essere soggetta a supervisione, agisce come unico ispettore dei dati sull'acqua contaminata da nucleare. Come è possibile definire tale ispezione come scientifica, trasparente e credibile?