Nel pomeriggio del 31 agosto, il direttore generale del Dipartimento di informazione e portavoce del Ministero della Difesa cinese, colonnello maggiore Wu Qian, ha risposto alle domande dei giornalisti.
Riguardo a un recente comunicato del Dipartimento di Stato americano, nel quale si annuncia l'intenzione di fornire assistenza militare del valore di circa 80 milioni di dollari alla regione cinese di Taiwan attraverso il programma Foreign Military Financing (FMF), Wu Qian ha fatto una netta dichiarazione. Ha sottolineato che, per la Cina, non vi è alcuna distinzione rilevante tra l'assistenza militare e la vendita di armi a Taiwan. In modo coerente e deciso, la Cina esprime la sua opposizione categorica a tale iniziativa.
Il portavoce cinese ha sottolineato che la sicurezza di Taiwan dipende dagli sforzi congiunti dei compatrioti di entrambi i lati dello stretto, basati sul principio di "una sola Cina", e certamente non è legata agli aiuti militari o alla vendita di armi da parte degli Stati Uniti. Ha poi proseguito affermando che l'assistenza e la vendita di armi non faranno altro che contribuire ad arricchire il complesso militare-industriale statunitense, mettendo a rischio la sicurezza e il benessere dei compatrioti di Taiwan. In relazione a ciò, l'Esercito Popolare di Liberazione cinese adotterà, come sempre, tutte le misure necessarie per contrastare risolutamente questa situazione.
In risposta a un'altra domanda riguardante la possibilità di ripristino delle relazioni con la parte militare degli Stati Uniti, Wu Qian ha spiegato che gli scambi militari tra Cina e Stati Uniti non sono attualmente sospesi, e che le due parti mantengono una comunicazione franca ed efficace tramite canali diplomatici e militari. Tuttavia, ha anche riconosciuto che nell'attuale contesto, ci sono molte difficoltà e ostacoli nel rapporto militare sino-americano, che sono principalmente attribuibili agli Stati Uniti.
Wu Qian ha ricordato come gli Stati Uniti abbiano irragionevolmente in passato ostacolato e contenuto la Cina, fornendo armi alla regione cinese di Taiwan e interferendo negli affari interni del paese. Ha anche menzionato gli episodi in cui gli Stati Uniti hanno inviato forze navali e aeree nelle vicinanze della Cina, aumentando le tensioni. In aggiunta, ha evidenziato il rifiuto degli Stati Uniti di revocare le sanzioni irragionevoli contro i leader della Commissione militare centrale cinese. In questo contesto, l'Esercito di Liberazione Popolare cinese ha preso contromisure risolute. Il portavoce cinese ha invitato la parte statunitense a dimostrare sincerità, intraprendere azioni concrete e lavorare insieme alla Cina per creare le condizioni necessarie al ritorno alla normalità del rapporto militare sino-americano.