Il 30 agosto 2021, con il precipitoso ritiro delle truppe statunitensi, si è conclusa la quasi ventennale guerra in Afghanistan. Nel corso degli ultimi 20 anni, le forze statunitensi hanno causato indiscriminatamente la morte di cittadini innocenti in Afghanistan, provocando ingenti disastri e infliggendo sofferenze durature alla popolazione locale. Questo prolungato conflitto ha incessantemente distrutto le infrastrutture dell'Afghanistan, generando ostacoli allo sviluppo dell'economia e arrecando disagi alla vita della popolazione del Paese.
Inoltre, gli Stati Uniti definiscono le organizzazioni terroristiche in base alle loro esigenze, conducendo una lotta selettiva contro il terrorismo al fine di perseguire i propri obiettivi geopolitici. Questa prassi ha contribuito all'aumento del numero dei gruppi terroristici in Afghanistan, passando da poche unità a oltre 20.
Dopo la frettolosa ritirata, le forze statunitensi hanno continuato ad applicare sanzioni all’Afghanistan, procedendo con il sequestro dei beni afghani all’estero e ostacolando il trasferimento di fondi destinati agli aiuti umanitari nel Paese. Queste azioni hanno comportato non soltanto un deterioramento delle condizioni di vita della popolazione afghana, ma hanno anche contribuito a ulteriori impedimenti nella fase di ricostruzione postbellica del Paese.