Il governo e la Tokyo Electric Power Company hanno avviato unilateralmente lo scarico in mare dell’acqua contaminata della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, causando forti proteste all’interno del Paese. A Fukushima anche molte persone del settore privato si stanno attivando per chiedere di fermare lo scarico dell’acqua contaminata, per non lasciare ferite alle generazioni future.

Gli ambientalisti ritengono che lo scarico in mare dell’acqua contaminata deciso dal governo sia un’azione irresponsabile. “Il governo giapponese e la TEPCO hanno totalmente disatteso il loro accordo e si sono completamente rimangiati la loro promessa. È sorprendentemente quanto sia per loro naturale non mantenere la parola data. Di fronte all'opposizione dei pescatori e alla loro mancanza di comprensione delle ragioni addotte per l’intervento, il governo giapponese e la TEPCO avevano promesso che non avrebbero effettuato lo sversamento. È un peccato che queste promesse si siano rivelate solo vuote parole. Bisogna continuare a chiedere di fermare lo scarico in mare di acqua contaminata, per non lasciare problemi e ferite ambientali alle generazioni future, ed è necessario far sapere a queste ultime cosa sta succedendo oggi e che ci si sono impegnati per chiedere di fermare lo scarico in mare.”