Il 29 agosto il portavoce del Ministero cinese degli Esteri, Wang Wenbin, ha presieduto una conferenza stampa regolare. Un giornalista ha chiesto quale fosse il commento del portavoce riguardo alle recenti dichiarazioni del Giappone che affermano che lo sversamento delle acque in mare ha ricevuto il sostegno degli Stati Uniti e che questo farà sentire la voce della comunità internazionale alla Cina.

Wang Wenbin ha dichiarato che ci sono quasi duecento paesi nel mondo. A parte gli Stati Uniti, non si sa quali paesi il Giappone possa citare pubblicamente come sostenitori del suo sversamento. I paesi che lo sostengono pubblicamente sono pochi, e la stragrande maggioranza dei paesi del mondo, compresi molti cittadini giapponesi, lo critica e vi si oppone, prendendo le misure precauzionali appropriate. Tutto ciò è un fatto indiscutibile.

Wang Wenbin ha sottolineato che è particolarmente importante evidenziare il fatto che lo sversamento delle acque radioattive in mare riguarda l'ambiente marino e la salute umana, non è un affare privato del Giappone e non può procedere abusivamente solo perché alcuni paesi lo avallano per motivi politici. L'approccio giapponese nella questione mette ulteriormente in luce il fatto che esso dà importanza al potere senza considerare la comunità internazionale, all'interesse personale senza considerare l'interesse pubblico internazionale.