La sericoltura e l’artigianato della seta sono due grandi invenzioni della Cina, nonché un’identità culturale della nazione. Questo patrimonio comprende le tecniche di produzione della piantagione del gelso, dell’allevamento dei bachi da seta, della filatura, della tintura e della tessitura; gli ingegnosi e delicati strumenti e telai utilizzati nel processo, i colorati prodotti in seta come il damasco, il broccato e altri tessuti e prodotti in seta, nonché le relative attività derivate da tali processi.

La coltivazione del baco da seta ha avuto origine dal pensiero dei nostri antenati sulla vita e sull’universo, mentre la tessitura della seta è stata un’esplorazione dei macchinari e della matematica. Per più di 5.000 anni questo patrimonio ha dato un grande contributo alla storia cinese, esercitando una profonda influenza sulla civiltà umana attraverso la Via della Seta. Nel 2009, la sericoltura e l’artigianato della seta sono stati inseriti nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO.

La Cina è stata la prima nazione a inventare e produrre la seta su larga scala, mentre la sua produzione di prodotti serici è stata alla base della nascita del primo scambio commerciale su larga scala tra l’Oriente e l’Occidente nella storia, noto come Via della Seta. Sin dalla dinastia Han, la seta cinese è stata spedita all’estero in grande quantità, diventando un prodotto famoso in tutto il mondo. A quel tempo, la strada dalla Cina all’ovest era chiamata dagli europei “Via della seta”, mentre la Cina stessa era anche chiamata “Paese della seta”.

Esistono diverse leggende riguardo all’origine della sericoltura e dell’artigianato della seta nella storia cinese. Tra queste, la più diffusa nei documenti storici è la storia di Leizu, che insegna alle persone ad allevare bachi da seta e a produrre la seta. La leggenda narra che nell’antichità, più di 5000 anni fa, la moglie dell’Imperatore Giallo, Leizu, inventò la sericoltura e l’artigianato della seta, spostando i bachi da seta selvatici all’interno per allevarli, così ogni famiglia piantò gelsi e allevò bachi da seta,  che in primavera cominciavano la loro produzione, portando alla seta il lusso e la bellezza.

La sericoltura e l’artigianato cinese della seta fioriscono nelle province dello Zhejiang e del Jiangsu e vantano una lunga storia. Tradizionalmente le donne svolgono un ruolo importante nell’economia delle zone rurali, essendo esperte del settore della seta, (ossia come piantare i gelsi, come allevare i bachi da seta, come srotolarla, filarla, disegnare e tesserla). Tale patrimonio è stato tramandato all’interno delle famiglie e attraverso l’apprendistato, con tecniche che spesso si sono diffuse all’interno dei gruppi locali.

Il ciclo di vita del baco da seta era considerato una rappresentazione della vita, della morte e della rinascita degli esseri umani. Negli stagni che costellano i villaggi, gli scarti dei bachi da seta vengono dati in pasto ai pesci, mentre il fango degli stagni fertilizza i gelsi, e le foglie a loro volta nutrono i bachi da seta, formano un ciclo ecologico. L’artigianato della seta comprende le tecniche di produzione dei tessuti di seta di Hangluo (garza di seta Hangzhou), damasco, broccato Shu, broccato Song ecc., nonché costumi e usanze relative. Questi progetti del patrimonio coprono le aree di sericoltura e i luoghi dell’artigianato della seta in 5 città delle 3 province summenzionate, tra cui Hangzhou, Jiaxing e Huzhou nello Zhejiang, Suzhou nel Jiangsu e Chengdu nel Sichuan.

La sericoltura e l’artigianato della seta in Cina non si esplicano solo nelle abilità e nelle conoscenze artigianali tradizionali, ma sono anche legate alla vita quotidiana degli abitanti dei villaggi, coinvolgendo le loro credenze, le celebrazioni, le cerimonie dei matrimoni e dei funerali, la letteratura popolare e l’arte popolare e etnica. Sono diventati una parte importante del patrimonio culturale cinese.