Il Festival di Qixi, noto anche come “Festival di Qiqiao”, è un festival tradizionale cinese. Si dice che in questo giorno le donne indossino aghi a sette fori con filo di seta colorato, pregando per la loro grande destrezza.

In occasione del Festival di Qixi, quest’anno la mostra “Esposizione di ricami per il Festival di Qixi di epoca Qing” ha aperto i battenti il 20 agosto all’interno dello Spazio creativo cittadino al primo piano del Museo della Cultura di Putuo, a Shanghai. La mostra espone quasi un centinaio di abiti ricamati risalenti alla dinastia Qing, accessori, spalline a nuvola e maniche, adottando la modalità espositiva “una poesia, un oggetto”. Dalle dinastie Tang e Song alle dinastie Ming e Qing, dalla poesia al ricamo, mostrando la trasmissione e la continuità della cultura cinese. In esposizione anche molti esempi locali di Shanghai di ricamo dello stile Gu.

Secondo quanto appreso, tale forma di ricamo trae origine dal periodo Jiajing della dinastia Ming, e prende il nome dalla famiglia Gu originaria della regione di Songjiang durante la dinastia Ming, ed è un’arte popolare tradizionale di Shanghai. È un patrimonio culturale immateriale a livello nazionale. L’uso dei colori è estremamente delicato e utilizza soprattutto colori intermedi e colori aureolati, per un totale di oltre 1.500 codici colore. I colori del ricamo sono brillanti e stratificati, fluidi come un dipinto. “Quando il colore del filo non è abbastanza preciso, può anche essere tinto con inchiostro e ricamato e dipinto insieme sulla stessa opera”, ha detto Qian Yuefang, erede della cultura immateriale a Shanghai e vice direttrice dell’Istituto di ricerca del ricamo Gu di Songjiang a Shanghai.

Inoltre, anche la selezione di opere d’arte del ricamo dello stile Gu è molto rigorosa; di solito sono rappresentati paesaggi, fiori, uccelli o personaggi famosi nelle dinastie Song e Yuan. Sono integrati i principi della pittura nel ricamo, facendo risaltare un eccellente lavoro di ricamo Gu senza muovere l’ago o il filo.