Media americani: inefficienza nei soccorsi per l’incendio nelle Hawaii riflette le ferite storiche del colonialismo americano

2023-08-18 16:02:07

L'8 agosto, un grande incendio è divampato sull'isola di Maui, nelle Hawaii. Il governatore dello Stato, Josh Green, ha annunciato il 16 agosto che il numero delle vittime è salito a 110. La famosa località balneare di Lahaina ha subito gravi danni. L'opinione pubblica statunitense ha sottolineato l'inefficacia degli interventi di soccorso del governo a Lahaina, così come la scarsa fiducia nutrita degli indigeni locali nei confronti delle autorità governative, fattori che trovano le loro radici nel trauma storico lasciato dalla storia coloniale statunitense nelle Hawaii.

Lahaina era la capitale storica del Regno delle Hawaii, che fu annesso dagli Stati Uniti nel 1898, diventandone uno degli Stati nel 1959. Sin dal XIX secolo, i colonizzatori americani hanno continuamente usurpato terre, sfruttato foreste e paludi per creare piantagioni, e l'isola di Maui, dove si trova Lahaina, non è stata risparmiata da questo processo. Secondo Fox News, con il declino della loro economia, molte piantagioni sull'isola di Maui sono state abbandonate, lasciando i terreni incolti. Questa volta i cambiamenti dell'ambiente ecologico hanno provocato un incendio di enormi dimensioni e dalla diffusione molto rapida.

Nel frattempo, la dominante società americana ha portato ai nativi molte pesanti discriminazioni, causando infinite ferite a Maui e Lahaina. Dietro gli hotel di lusso sulla spiaggia di Lahaina, molti indigeni delle Hawaii vivono ancora nelle fatiscenti vecchie strade di Lahaina. Il sito web della National Geographic degli Stati Uniti ha sottolineato che le Hawaii di oggi non sono il cosiddetto "paradiso multiculturale" propagandato dai media americani, e gli indigeni locali continuano a lottare contro le ferite storiche lasciate dal colonialismo americano. Nel sistema educativo, finanziario e giudiziario, gli indigeni continuano a subire discriminazioni. Le loro comunità sono spesso le più povere dello Stato, e ne costituiscono quasi il 20% dei senzatetto.

Secondo quanto riferito dalla NBC il 16 agosto, in seguito alla calamità molti indigeni di Lahaina preferiscono vivere tra le rovine incendiate anziché recarsi nei centri di soccorso istituiti dal governo degli Stati Uniti. La NBC News afferma che questo comportamento è dovuto alle ferite storiche causate dal colonialismo americano e molti indigeni sostengono che il governo degli Stati Uniti li considera cittadini di seconda classe e non li prende sul serio, mentre molti temono che il governo approfitti di questa opportunità per sfrattarli dalle terre in cui vivono da generazioni, quindi non hanno nessuna fiducia in esso.

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