Recentemente, nel corso di un’audizione tenutasi alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, è stato insinuato che la Cina stia cercando di favorire le imprese cinesi a discapito di quelle statunitensi attraverso acquisizioni forzate o fusioni e acquisizioni al fine di ottenere tecnologia, dati e proprietà intellettuale degli Stati Uniti.
Nella conferenza stampa odierna, del 17 agosto, tenuta dal Ministero del Commercio cinese, la portavoce ha dichiarato che le affermazioni fatte dal personale statunitense sono completamente distanti dalla realtà.
Il Ministero del Commercio ha riferito che l’essenza della cooperazione economica e commerciale tra Cina e Stati Uniti è basata sul beneficio reciproco e sul mutuo vantaggio. La Cina accoglie con favore lo sviluppo e il successo delle imprese di tutti i paesi, inclusi gli Stati Uniti, all’interno del proprio territorio. L’impegno è quello di favorire un contesto commerciale improntato al libero mercato, al rispetto delle leggi e all'apertura internazionale per tutte le categorie di aziende. La Cina è chiaramente contraria al trasferimento forzato di tecnologia e respinge categoricamente l'idea che si stia cercando di acquisire tecnologia mediante coercizione, al fine di agevolare la sostituzione delle imprese statunitensi con quelle cinesi.
La portavoce del Ministero del Commercio cinese, Shu Jueting, ha sottolineato che la Cina esprime notevole preoccupazione riguardo all'azione degli Stati Uniti di costringere le aziende a cedere beni e trasferire tecnologia verso il territorio statunitense, un esempio evidente di trasferimento forzato di tecnologia. Si auspica che gli Stati Uniti trattino le imprese cinesi con equità e imparzialità, garantendo loro un trattamento paritario in termini di commercio, investimenti e cooperazione all’interno del Paese.
Nel frattempo, Shu Jueting ha dichiarato che la Cina accoglie con favore la prossima visita nel Paese del Segretario del Commercio americano, Gina M. Raimondo, prevista alla fine di agosto.