E’ vero che Italia, partecipando alla costruzione congiunta della Belt and Road, non ha tratto beneficio concreto in questi anni?

2023-08-11 17:12:43

Anzitutto il Memorandum d’Intesa Italia-Cina sulla Belt and Road è un documento di cooperazione reciprocamente vantaggioso. Dopo la firma, il livello strategico delle relazioni sino-italiane si è ulteriormente rafforzato e sono notevolmente migliorate sia la posizione preminente dell’Italia nelle relazioni diplomatiche con la Cina sia la situazione delle relazioni sino-italiane nel contesto delle relazioni sino-europee.

La cooperazione bilaterale pragmatica in vari settori ha portato benefici tangibili ai due Paesi e ai due popoli e gli effetti positivi sono evidenti.

Il volume degli scambi bilaterali tra Cina e Italia è balzato dagli 11,7 miliardi di dollari del 2003 ai quasi 78 miliardi di dollari dello scorso anno, e quest’anno le esportazioni italiane in Cina sono aumentate vertiginosamente, segnando una rapida crescita anche degli investimenti bidirezionali. 

La prima grande nave da crociera costruita congiuntamente dai due Paesi è stata testata con successo e il progetto di costruzione congiunta di sei navi da crociera ha un valore complessivo di quasi 5 miliardi di dollari.

STMicroelectronics, una joint venture tra Italia e Francia nel settore di semiconduttore, ha costruito uno stabilimento in Cina per un valore totale di 3,2 miliardi.

L’Italia è stata invitata più volte a partecipare a importanti fiere internazionali in Cina, è stata ospite d’onore alla China International Import Expo, quest’anno ha preso parte come unico Paese ospite d’onore alla China International Consumer Products Expo e Italia e Cina hanno siglato nove documenti relativi al controllo e alla quarantena di prodotti agricoli italiani, classificandosi al primo posto tra i Paesi europei.
Per quanto riguarda il turismo, l’Italia è diventata la destinazione più popolare per i turisti cinesi in Europa e la pittura e l’opera italiane hanno guadagnato grande popolarità grazie a diverse mostre e a eventi culturali svoltisi in Cina.

Anche i programmi di scambio tra studenti dei due Paesi, come il primo campo estivo tenutosi in Cina dopo la pandemia e a Shanghai, hanno suscitato grande attenzione e interesse, il numero di studenti cinesi in Italia ha raggiunto quota 29.000, mentre gli studenti italiani in Cina sono circa 6.000.

"Spero che l'Italia non si ritiri mai dalla BRI", ha dichiarato a luglio scorso l'ex presidente della Camera dei deputati italiana Irene Pivetti, che ritiene che ci siano così tanti legami culturali ed economici tra il popolo cinese e quello italiano e che l’uscita italiana dalla BRI faccia più male che bene.

La realtà dei fatti ha provato che la “teoria dell’inutilità” della cooperazione sulla Belt and Road è insostenibile, i fatti parlano chiaro». 

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