Il governo giapponese è determinato a portare avanti il suo piano di scarico in mare delle acque contaminate della centrale nucleare di Fukushima, ignorando l’opposizione a lungo termine dei vari ambienti interni ed esteri. Con l’avvicinarsi della data dello scarico, i giapponesi esprimono la loro opposizione attraverso frequenti raduni.
La sera del 2 agosto, ora locale, numerosi giapponesi hanno nuovamente raggiunto la sede della Tokyo Electric Power Company per protestare, chiedendo al governo giapponese e alla Tokyo Electric Power Company di rinunciare al piano di scarico in mare dell’acqua contaminata e di assumersi le dovute responsabilità.
I partecipanti alla manifestazione hanno messo in dubbio l’affermazione del governo giapponese e della Tokyo Electric Power Company, secondo cui “l’acqua trattata è sicura”. Hanno affermato che una volta scaricata in mare, l’acqua danneggerà la salute di tutti e avrà conseguenze anche sulle generazioni future.