[Gocce della Cultura] Patrimonio culturale dell’umanità: Giardini Classici di Suzhou: una “pace verde” della Cina

2023-08-03 15:18:05

I Giardini classici di Suzhou sono uno dei motivi che ha reso celebre la città in tutto il mondo. I romantici ponticelli di pietra, le incantevoli pagode e l’antica cultura della seta la rendono turisticamente interessante. I letterati cinesi del passato hanno creato nel tempo degli eleganti giardini di straordinaria bellezza. Nel trambusto della città, ecco dunque la meraviglia di boschetti montani silenziosi dove ritrovarsi dipingendo paesaggi a inchiostro o declamando esaltanti poesie. Proprio allora le più belle melodie risuonavano in questi giardini, quelle dell'opera Kunqu. Tutti i cinesi ritengono che i giardini di Suzhou siano un paradiso terrestre, in cui ogni giardino è la casa spirituale dei loro sogni.

Suzhou si trova nella provincia del Jiangsu, nell'est della Cina, in una zona dal clima mite e con precipitazioni abbondanti, molto ricca di risorse naturali. In questa città con circa 2500 anni di storia, la costruzione dei giardini ebbe inizio nel II-III secolo d.C. Dopo più di mille anni di evoluzione, nel XVI-XVIII secolo, il periodo di massimo splendore, il loro numero superò quota cinquecento, mentre si formò uno stile architettonico unico.

I Giardini classici di Suzhou seguono l’antica tradizione cinese che prevede l’utilizzo di cascate, muretti, specchi d’acqua, aiuole, rocce, bonsai, bambù e tanta vegetazione: un’armonia di colori ed elementi in poche parole. Sentieri di sassi, particolari inquadrature attraverso le minuziose finestre, collinette o montagne artificiali, ruscelli, valli e laghetti: Il giardino in Cina non è mero abbellimento ma una concezione architettonica nonché uno status symbol: non parliamo di un luogo che serve esclusivamente al relax ma di un progetto da mostrare ad amici e conoscenti in quanto frutto della propria creatività ed abilità. Tutto, nella realizzazione dei Giardini classici di Suzhou, concorre a creare un’oasi verde il più affascinante possibile: essi danno testimonianza dell’evoluzione dello sviluppo paesaggistico nell’arco temporale di circa 2000 anni.

Nei giardini classici di Suzhou, la costruzione di collinette artificiali di rocce è uno dei principali metodi di imitazione della natura, tuttavia il Giardino Shizilin è l'unico esempio di decorazione di un giardino con perno su colline del genere, da cui il soprannome di "regno delle colline artificiali".

A partire dalla dinastia Ming, molti pittori parteciparono alla costruzione di giardini. Sulla base della teoria e tecnica della pittura di paesaggio, essi ne utilizzarono direttamente i principi nella creazione dei giardini, creando una serie di spazi raffinati in superfici limitate che offrono al visitatore un'esperienza estetica insuperabile.

In più di duecento anni, il giardino vide una serie di proprietari che lontani dai monti e dalle foreste, aspiravano però a un paesaggio del genere. Giorno dopo giorno, essi si aggiravano fra le pietre delle colline, assaporando la bellezza artistica del giardino, e brindavano con gli amici nelle grotte, parlando di storie del passato e del presente. Queste scene sono un momento classico del godimento della vita dei letterati cinesi del passato, creando un mondo fantastico colmo di poesia, il rifugio perennemente ambito dai letterati cinesi.

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