Scarico di acque radioattive, il Giappone deve interrompere il piano che minaccia la sicurezza umana

2023-07-28 16:54:53

Il mare, un bene prezioso, di tutti, rischia di essere inquinato gravemente dallo scarico di acque radioattive di Fukushima in Giappone. Probabilmente dovuto a causa della distanza geografica, in Italia ciò non ha suscitato un grande dibattito, ma il monitoraggio di una bottiglia plastica nella quale è stato installato un localizzatore GPS ci mostra che, dopo essere rilasciata nella parte nordorientale dell'Oceano Indiano in 94 giorni, è stata trasportata dalla corrente per una distanza di 2.845 chilometri. In questo caso, forse possiamo immaginare dove andranno a finire le acque reflue sversate: secondo uno studio condotto da un istituto di ricerca scientifica tedesca, una volta che tutta l'acqua contaminata dell'impianto di Fukushima, che contiene circa 60 radionuclidi, verrà scaricata in mare, entro 57 giorni le sostanze radioattive si diffonderebbero per la maggior parte del Pacifico e nell’arco di un decennio in tutto il mondo. Riflettiamo, se le acque contaminate fossero davvero così sicure, come mai il Giappone non le usufruirebbe all’interno del loro sistema di isole?

Questa mossa del paese del sol levante trasferirà il rischio a tutta l’umanità. Questa non è una questione privata nipponica, bensì è legata alla salute pubblica globale. Molti paesi e parti interessate hanno espresso preoccupazioni in merito. Essendo vicino al Giappone, anche la Cina è allarmata. Secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, tutti i paesi hanno l'obbligo di proteggere e preservare l'ambiente marino e "devono assumersi la responsabilità in conformità con il diritto internazionale". In violazione dei suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale e della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, e nonostante le forti preoccupazioni e l'opposizione della comunità internazionale, il Giappone ha insistito di riversare in mare le acque contaminate dal nucleare, un comportamento estremamente egoistico e irresponsabile. “Se l'acqua contaminata è sicura, non c'è bisogno di scaricarla in mare. Se non è sicura, non dovrebbe essere scaricata in mare” . Il governo nipponico deve ascoltare l’appello di tutti e interrompere immediatamente il piano di riversamento in mare delle acque radioattive contaminate.

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