Siemens ha investito 1,1 miliardi di yuan in nuovi beni strumentali per realizzare un centro di produzione all'avanguardia per prodotti di automazione industriale a Chengdu. Nel frattempo, BMW ha lanciato un progetto per la produzione di batterie di sesta generazione per auto a Shenyang, sostenuto da un investimento totale di 10 miliardi di yuan. Anche Moderna, la nota azienda farmaceutica statunitense, ha puntato sulla Cina, firmando un memorandum di investimento per lo sviluppo, la produzione e la vendita di farmaci a base di mRNA. Quest’anno, una dopo l’altra, le aziende con capitale straniero hanno incrementato gli investimenti in Cina.
La fiducia di queste aziende trova ulteriore sostegno nei recenti dati economici della Cina. Secondo i dati preliminari diffusi il 17 luglio dalle autorità cinesi, il PIL cinese è cresciuto del 5,5% su base annua nei primi sei mesi del 2023, raggiungendo i 59.303,4 miliardi di yuan. Un tasso di crescita che supera quello delle principali economie sviluppate del mondo, segno che la Cina continua a essere il motore della crescita globale.
Per le società a capitali stranieri, questi dati rappresentano innanzitutto enormi opportunità di mercato. Ne è un esempio la casa automobilistica tedesca Mercedes-Benz Group che, nel solo primo semestre del 2023, ha venduto nel mercato cinese 374.600 veicoli, registrando un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo le stime dell’Amministrazione statale della valuta estera, negli ultimi cinque anni il tasso di rendimento degli investimenti esteri in Cina è stato del 9,1%, mentre in Europa e negli Stati Uniti è stato intorno al 3% e nei paesi emergenti variava tra il 4% e l'8%.
È ormai un dato di fatto riconosciuto a livello internazionale che “la Cina fornisce un importante supporto per il funzionamento della catena di approvvigionamento globale e di quella industriale”. Nel primo semestre di quest’anno, il valore complessivo dell’import-export delle merci cinesi ha superato per la prima volta i 20 trilioni di yuan, con un aumento del 2,1% su base annua, nonostante un contesto di forte rallentamento della domanda internazionale.
La Cina, inoltre, non solo offre numerose facilitazioni agli investimenti esteri, ma svolge un ruolo determinante nella governance globale. In un momento in cui l’economia globale sta affrontando molteplici sfide, tra cui l’inflazione elevata, i conflitti geopolitici e le crisi energetiche e alimentari, la "stabilità" è diventata una risorsa preziosa. Ed è proprio questa stabilità che la Cina garantisce. La ripresa totale dell’economia cinese ha creato una solida base per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo economico e sociale previsti per l’intero anno.