Il 12 luglio si è concluso a Vilnius il due giorni del vertice NATO, nel corso del quale l’Alleanza ha promesso di rafforzare il sostegno all’Ucraina; nonostante ciò, permangono divergenze tra i paesi membri, e l’Ungheria si è detta contraria a tale decisione.
Per quanto riguarda la questione centrale dell'adesione dell'Ucraina alla NATO, non è stato rivolto all'Ucraina alcun invito ad entrare nell'Alleanza. Il ministro britannico della Difesa, Ben Wallace, ha osservato che è pienamente accettato che l'Ucraina alla fine entrerà nella NATO, ma la questione rimane quando ciò avverrà. Nel secondo giorno del vertice, Péter Szijjártó, ministro degli Esteri ungherese, ha detto che il non aver invitato l’Ucraina ad aderire alla NATO e il non aver fornito la relativa agenda sia stata l'unica decisione responsabile che la NATO poteva prendere nelle attuali circostanze. Il premier ungherese, Viktor Orbán, ha affermato che la NATO non dovrebbe fornire armi all'Ucraina e che i negoziati per il cessate il fuoco sarebbero l'unico modo per riportare la pace.