Il 7 luglio, la Commissione di regolamentazione dell'energia atomica giapponese ha rilasciato il certificato di accettazione dell'impianto di scarico dell'acqua contaminata nucleare di Fukushima alla Tokyo Electric Power Company, il che significa che il governo giapponese ha compiuto un altro passo avanti verso il piano di scarico delle acque contaminate in mare ignorando l’opposizione energetica all’interno e all’esterno del paese.

L'acqua contaminata dal nucleare di Fukushima contiene più di 60 tipi di radionuclidi, tra cui il trizio e il carbonio-14 le cui emivite sono rispettivamente di circa 13 anni e oltre 5000 anni

Quello che è ancora più preoccupante è che ci sono così tanti radionuclidi nell'acqua contaminata dal nucleare di Fukushima, ma non c’è una tecnologia di trattamento efficace. Secondo i dati pubblicati dal Giappone, circa il 70% dell'acqua contaminata dal nucleare trattata dal sistema di trattamento multinuclide (ALPS) non soddisfa gli standard di scarico e necessita di essere nuovamente purificata. Il rapporto di valutazione pubblicato dall'IAEA ha anche ammesso che ALPS "non può rimuovere tutti i radionuclidi nell'acqua contaminata dal nucleare". Inoltre, il rilascio dell'acqua contaminata nell'oceano da parte giapponese durerà 30 anni o anche di più, quindi il disastro ambientale potrebbe essere irreversibile.

Il 7 luglio diverse organizzazioni civiche di Fukushima e altri luoghi hanno annunciato che 254.000 persone avevano firmato una petizione contro lo scarico in mare di acqua contaminata dal nucleare. Un sondaggio congiunto condotto dai media giapponesi e sudcoreani ha mostrato che oltre l'80% della popolazione sudcoreana disapprovava lo scarico in mare da parte del Giappone.

Per risparmiare denaro, il Giappone utilizzerà l'Oceano Pacifico come una fogna, e ciò costituirà un pesante "debito morale" e "debito di coscienza" che il Giappone dovrà al mondo. Se il Giappone insisterà nel promuovere lo scarico in mare dell’acqua contaminata dal nucleare, sarà legato alla colonna della vergogna nella storia!