Relazioni costruttive tra Cina ed Europa

2023-06-23 15:56:19

Dopo quattro giorni trascorsi in Germania per incontrare il Cancelliere Olaf Scholz e alti rappresentanti della comunità imprenditoriale tedesca, il Primo Ministro cinese Li Qiang ha raggiunto la vicina Parigi, per partecipare, tra giovedì e venerdì, al Summit per un Nuovo Patto di Finanziamento Globale, fortemente voluto dal presidente francese Emmanuel Macron.

Atterrato nel pomeriggio di mercoledì 21 giugno all'Aeroporto Orly della capitale francese, Li Qiang, accompagnato dal Segretario Generale del Consiglio di Stato Wu Zhenglong, è stato accolto dal Ministro degli Interni Gerald Darmanin e dall'Ambasciatore cinese in Francia Lu Shaye, e nei prossimi giorni incontrerà il Presidente Macron, il Primo Ministro Elisabeth Borne e il Presidente del Senato Gerard Larcher. La stessa sera il premier cinese ha partecipato ad un banchetto con rappresentanti del mondo imprenditoriale francese, che punterà al rafforzamento delle relazioni economiche sulla scia della visita presso l'innovation hub parigino di Schneider Electric, molto attiva in Cina, dov'è stato accolto dal presidente e CEO Jean-Pascal Tricoire.

Le prime dichiarazioni del premier cinese hanno confermato l'importanza dell'Europa per Pechino. "La Francia, in qualità di membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e di potenza mondiale con uno spirito indipendente, è un partner strategico globale della Cina", ha spiegato agli inviati di Xinhua lo stesso Li, che ha aggiunto: "Le relazioni sino-francesi hanno mantenuto un elevato livello di sviluppo e hanno sempre mantenuto un significato globale che va oltre la dimensione bilaterale"

Secondo Li, dunque, la Cina è pronta a lavorare con la parte francese per espandere l'apertura nelle due direzioni, approfondire gli scambi people-to-people e la comprensione reciproca, affrontare insieme le sfide globali come il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile, nonché costruire catene industriali e logistiche maggiormente resilienti non soltanto tra Cina e Francia ma, più estesamente, tra Cina ed Europa. L'obiettivo è chiaramente quello di imprimere un nuovo impulso alla crescita sostenuta, adeguata e stabile delle relazioni bilaterali, iniettando più fiducia e forza nella pace, nella stabilità e nello sviluppo a livello mondiale.

Sul tavolo della diplomazia c'è un piano, annunciato in occasione dell'ultima visita di Macron a Pechino lo scorso aprile, finalizzato allo sviluppo del partenariato strategico globale tra i due Paesi. Durante quel viaggio, alcune dichiarazioni del capo di Stato francese in merito alla questione di Taiwan, riportate da Politico, avevano scatenato reazioni controverse nel Vecchio Continente. "L'Europa deve ridurre la sua dipendenza dagli Stati Uniti ed evitare di essere coinvolta nello scontro tra Pechino e Washington riguardo Taiwan", aveva detto Macron durante l'intervista rilasciata a bordo dell'aereo di Stato.

In quei giorni, Xi Jinping e Macron avevano inoltre discusso, più in generale, della direzione che la cooperazione sino-francese dovrà assumere nel prossimo futuro su più livelli: quello bilaterale, quello europeo e quello globale. La portata dei temi affrontati e il rilancio del progetto francese di autonomia strategica hanno messo in luce l'ambizione di Parigi che, forte del suo storico ruolo internazionale sia diplomatico sia militare, intende chiaramente riconfigurare l'orientamento di politica estera dell'intera Europa.

La Cina - che ha sempre incoraggiato questo indirizzo, sperando che l'UE, specie nel dopo-Brexit, potesse trovare strade almeno in parte alternative a quelle anglo-americane - vede dunque nei legami con la Francia un'opportunità forse ancora più forte di quelli con la Germania, dove un ruolo preminente è logicamente riservato alle relazioni economiche e commerciali.

L'autore Fabio Massimo Parenti è professore associato di studi internazionali e Ph.D. in Geopolitica e Geoeconomia

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