Recentemente, gli Stati Uniti hanno dimostrato di nuovo l’incertezza sulle relazioni con la Cina. Da un lato, il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin si è comportato in modo aggressivo contro la Cina durante il 20esimo Dialogo Shangri-La, menzionando la questione dello Stretto di Taiwan e la cosiddetta “libertà di navigazione”. Nel frattempo, l’esercito statunitense ha affermato di essere stato “pericolosamente intercettato” dalla parte cinese quando attraversa lo Stretto di Taiwan. D’altra parte, l’assistente del segretario di Stato statunitense per gli affari dell’Asia Orientale e del Pacifico, Daniel Kritenbrink, ha effettuato una visita in Cina il 4 giugno per cercare di comunicare con la Cina.
Per il pubblico questa procedura abituale americano non è nuova, ovvero, gli Stati Uniti attuando il contenimento e il confronto nei confronti dalla Cina, cercano il dialogo e la cooperazione. Quando trattano le relazioni con la Cina, lo scomodo contrasto di comportamento degli Stati Uniti è in realtà un fenomeno normale della loro strategia estera. Alcuni analisti ritengono che una superpotenza come gli Stati Uniti, abituata a fare tutto quello che vuole nella comunità internazionale, non abbia veramente il concetto di diplomazia in senso generale.
Guardando dalla realtà, i comportamenti contraddittori degli Stati Uniti riflettono l’ecologia politica distorta di Washington. Sullo sfondo che degli Stati Uniti hanno definito in modo sbagliato la Cina come il loro “più grande concorrente strategico”, il cosiddetto “duro verso la Cina” è diventato politicamente corretto di Washington.
Tuttavia, la forza degli Stati Uniti di oggi non corrisponde a questa sua posizione. Gli analisti rilevano che una delle richieste più importanti della delegazione americana in visita in Cina è quella di svolgere la gestione e il controllo della crisi incentrato sul debito degli Stati Uniti. Inoltre, la parte americana ha bisogno di cooperare con la Cina nell’affrontare le questioni come il cambiamento climatico, la proliferazione nucleare e il conflitto tra Russia e Ucraina.
È ben chiaro che la causa principale dell'attuale situazione difficile nelle relazioni sino-americane risiede nell'errata percezione e strategia degli Usa nei confronti della Cina. Chi ha commesso un errore deve essere responsabile di correggerlo. Gli Stati Uniti non dovrebbero aspettarsi che la Cina collabori con loro nelle aree in cui hanno bisogno, ignorando o addirittura danneggiando gli interessi della Cina. I fatti hanno dimostrato che di fronte alla Cina, gli Stati Uniti non dovrebbero cercare di agire a suo piacimento, ma devono imparare tre principi: rispetto reciproco, convivenza pacifica e cooperazione reciprocamente vantaggiosa.