"Una tregua temporanea, ma è tutt'altro che finita". È quanto ha affermato l'opinione pubblica internazionale il 1° giorno dopo che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha votato per l'approvazione della legge sul tetto del debito. La legge sospende l'entrata in vigore del tetto del debito fino all'inizio del 2025 e pone limiti alla spesa per gli anni fiscali 2024 e 2025. Ma il problema è davvero risolto? Gli Stati Uniti e il mondo sono davvero in pace?
Attualmente i Treasury statunitensi dominano il mercato obbligazionario mondiale. Un default del debito statunitense sarebbe catastrofico per gli Stati Uniti e per il mondo. Ora gli Stati Uniti ha fornito una soluzione: sospendere il tetto del debito per due anni. Quindi, il governo statunitense può continuare ad aumentare il debito senza essere vincolato dal tetto fino all’inizio del 2025. Così gli Stati Uniti sono temporaneamente sfuggiti al limite del tetto di debito, e hanno messo in pausa la bomba default.
Tuttavia, questa soluzione rimanda solo il problema, e non risolve la questione alla radice, promuove invece ulteriore debito degli Usa che, secondo delle analisi, raggiungerà un picco storico all’inizio del 2025, quando la possibilità di problemi sistemici nell'economia statunitense sarà ancora maggiore. Pertanto, ora la legge sul tetto del debito è stata approvata, ma la "vera preoccupazione" del mercato è appena iniziata.
In qualità di prima economia nel mondo, con l'attuale continuo declino dei principali indicatori economici, il rischio di recessione, le turbolenze del settore bancario e così via, gli Stati Uniti hanno portato nel mondo ogni tipo di incertezza. La crisi del debito degli Stati Uniti, che imperversa da mesi, ha innescato gravi turbolenze sui mercati. In questo ricorrente "gioco a nascondersi", che sembra non avere fine, è da tempo chiaro da dove provengano i maggiori rischi per la sicurezza economica del mondo.