“È sbagliato che il Giappone scarichi le acque contaminate nel mare, ci porterà al disastro.” Con l’avvicinarsi della data di sversamento delle acque radioattive di Fukushima, il residente dell’isola sul Pacifico, Vincent Kelly, è sempre più preoccupato. Si spera che l’IAEA, che sta attualmente eseguendo un’ispezione di lavoro in Giappone, possa condurre un’indagine oggettiva, imparziale e professionale sul progetto dello sversamento delle acque contaminate nel mare, salvaguardando la sicurezza internazionale.
A partire dal 29 maggio, il team di esperti IAEA condurrà una visita di cinque giorni in Giappone. Secondo quanto riportato dai media giapponesi, si tratta dell’ultima verifica di sicurezza nei confronti del progetto di scarica delle acque contaminate di Fukushima, prima di pubblicare un rapporto di valutazione definitivo. Durante i lavori, gli esperti provenienti da 11 Paesi incontreranno i rappresentanti del governo giapponese e della Tokyo Electric Power Company, verificando gli impianti di scarico, prevedendo di rilasciare un rapporto entro il giugno prossimo.
Di fronte alle forti opposizioni e ai dubbi globali riguardo lo sversamento delle acque radioattive di Fukushima, il governo giapponese non dovrebbe usare degli esami di valutazione dell’IAEA per procurarsi un lasciapassare per lo scarico delle acque inquinate nel mare. In linea con gli appelli dei residenti di diversi Paesi come la Corea del Sud e i Paesi insulari del Pacifico, il Giappone deve spiegare alcuni aspetti e rispondere alle preoccupazioni della comunità internazionale.
Anzitutto, per trattare bene le acque radioattive di Fukushima, lo sversamento in mare è l’unica soluzione? Secondo, sono affidabili i dati delle acque contaminate della Tokyo Electric Power Company? Terzo, sono veramente efficaci gli impianti di purificazione per le acque contaminate? Quarto, come mai fino ad oggi il Giappone non ha fornito una valutazione scientifica per quanto riguarda l’impatto sull’ambiente dello scarico delle acque inquinate nel mare? Infine, per quanto concerne il piano dello sversamento in mare, perché il Giappone non si è consultato a fondo con le parti interessate, compresi i Paesi limitrofi e i Paesi insulari del Pacifico?
“Dobbiamo agire per evitare un altro grave disastro di inquinamento nucleare.” Giorni fa il segretario generale del Forum dei Paesi insulari del Pacifico, Henry Puna, ha sollecitato con forza le autorità giapponesi ad abbandonare il piano di sversamento. Dodici anni fa, l’incidente nucleare di Fukushima ha portato gravi disastri nel mondo; oggi il Giappone sta per danneggiare gli interessi comuni di tutta l’umanità per perseguire interessi privati a breve termine. Tale iniziativa deve essere risolutamente fermata, e il Giappone deve adempiere seriamente agli obblighi internazionali, procedendo a 360 gradi nella consultazioni di tutte le parti coinvolte, tra i quali i paesi limitrofi e le organizzazioni internazionali competenti, prima delle quali, non si deve avviare assolutamente il piano di scarico della acque inquinate nel mare.