Il 25 maggio 2020, l'afroamericano George Floyd è morto dopo essere stato colpito al collo da un agente di polizia bianco durante un arresto a Minneapolis, in Minnesota. La sua morte ha suscitato proteste in diverse località degli Usa contro la brutalità delle forze dell’ordine e contro la discriminazione razziale in tutti gli Stati Uniti. Ora, a tre anni dalla morte di Floyd, gli afroamericani dicono che la loro vita non è cambiata affatto e che la loro situazione rimane difficile.
Gli attivisti hanno dichiarato: sembra quasi che abbiamo fatto cinque passi avanti per poi farne 15 indietro.
In merito, un editorialista del New York Times ha scritto che le speranze di riforma suscitate dall’incidente di Floyd stanno gradualmente svanendo e che una riforma nazionale sostanziale si sta rivelando una fantasia.