【Gocce della cultura】Patrimonio culturale immateriale della Cina: L’Epopea di Jangar

2023-05-24 13:40:39

 “Jangar” è un’epopea eroica dell’etnia mongola ed è elencata come una delle tre principali epopee della Cina, insieme all’“Epica del re Gesar”, epopea dell’etnia tibetana e al “Manas” Kirgizo.

L’epopea di Jangar si svolge in un periodo compreso tra il 15° e la prima metà del 17° secoli, nell’area mongola di Oyirad, che letteralmente significa “tribù delle foreste”, ed era il nome di una tribù mongola che risiedeva nell’attuale area dei monti Altai, nel Xinjiang Uygur, Cina nord-occidentale.

Nell’epopea, quando il protagonista Jangar ha solo due anni, il feroce Mangus ne occupa la casa e ne uccide i genitori, per cui il piccolo rimane orfano. Per vendicarsi, un anno dopo, a tre anni, questi inizia la sua vita di soldato in compagnia del suo mitico cavallo Arencan. A sette viene eletto Khan della zona di Baomuba. Tuttavia il feroce Mangus non si rassegna alla sconfitta e continua ad attaccare lo Stato di Baomuba. Alla guida di 32 valorosi generali e di 6000 guerrieri, Jangar riesce a proteggere Baomuba, diventando noto fra i 44 Stati. Dopo ardue battaglie, con la sua straordinaria capacità, Jangar crea un “paese ideale”, con una popolazione che non invecchia mai, rimanendo sempre sui 25 anni.

Secondo il poema epico, a Baomuba "Non ci sono inverni o freddo, le stagioni sono come la primavera e il sole splende luminoso; non c'è sofferenza o morte, tutti rimangono giovani per sempre; non c'è indigenza o povertà, ma solo abbondanza e prosperità; non ci sono orfani o vedove, ma solo prosperità e sviluppo; non c'è agitazione o panico, ma solo felicità e benessere; uccelli e animali rari riempiono le montagne, bovini, pecore e cavalli spargono i pascoli; La brezza gentile soffia e la pioggia fine inumidisce i campi.”

In quanto epopea eroica, “Jangar” presenta una chiara caratterizzazione. Ad esempio, quanto al protagonista Jangar, l’opera descrive ripetutamente la sua dolorosa infanzia e le sue difficili esperienze guerresche, è ritratto come un eroe saggio, dignitoso e rispettabile, amato dai suoi uomini e che combatte fino alla fine per la causa di Baomuba; per quanto riguarda il grande eroe Hongguer,  l'epica lamenta che in lui "si concentrano le novantanove virtù del popolo mongolo". Egli è coraggioso come un'aquila e darebbe persino la vita per Baomuba, esprimendo il carattere tipico del popolo mongolo, forte, coraggioso e imperterrito di fronte alle avversità e alle difficoltà.

Per quanto riguarda l'ambientazione, l'epopea descrive liricamente il maestoso paesaggio dei monti Altai e i ricchi colori etnici della vita dell'antica tribù di Oyirad. Come in tutte le epopee, l'etnicità di “Jangar” è evidente anche nell'uso del linguaggio e delle espressioni. Ad esempio, viene utilizzata la ricca e bella lingua popolare parlata di Oyirad, intervallata da antiche canzoni popolari mongole, benedizioni, inni, aforismi, proverbi e metafore.

L’Epopea di Jangar rappresenta una delle gemme della letteratura classica mongola, esercitando una forte influenza sulla letteratura dei secoli successivi. È un profondo riflesso degli ideali e della ricerca estetica del popolo mongolo ed è pieno di forti colori eroici, che rappresentano il più alto risultato dell'epica eroica mongola. Non è solo di grande valore letterario, ma riveste anche un grande valore come storia della società, della cultura e del pensiero mongolo ed è un patrimonio culturale immateriale nazionale.

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