La Cina e il Brasile distano circa 18.800 chilometri e sono rispettivamente il più grande paese in via di sviluppo nell’emisfero orientale e in quello occidentale. Con l’imminente visita del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva in Cina dal 12 aprile, le due potenze emergenti separate dagli oceani si stringeranno di nuovo la mano.
Questa è la terza visita di stato di Lula in Cina, e anche la sua prima visita in un paese al di fuori della regione da quando ha assunto l’incarico del presidente brasiliano nel gennaio di quest’anno. Per il popolo cinese, il presidente Lula è un vecchio amico. Durante il suo primo mandato da presidente (2003-2010), ha effettuato due visite di Stato in Cina e ha partecipato alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Beijing 2008. Durante il suo mandato, le relazioni Cina-Brasile si sono sviluppate a passi da gigante. La Cina è diventata il primo partner commerciale del Brasile nel 2009 e ha mantenuto questa posizione per 14 anni consecutivi. Il Brasile è il primo paese latinoamericano il cui volume di scambi commerciali con la Cina ha superato i 100 miliardi di dollari.
Nel gennaio del 2023, il 77enne Lula è diventato per la terza volta presidente del Brasile. Il presidente cinese Xi Jinping ha inviato una lettera di congratulazioni per la sua assunzione dell’incarico, sottolineando che la Cina e il Brasile sono principali paesi in via di sviluppo di influenza globale e importanti mercati emergenti. Sono reciprocamente partner strategici globali, condividono ampi interessi in comune e si assumono comuni responsabilità di sviluppo.
Le questioni economiche sono al centro del viaggio di Lula in Cina. Al momento, il Brasile ha di fronte un importante compito della ripresa post-epidemia e Lula è impegnato a promuovere la “reindustrializzazione” del Brasile, mentre la Cina sta promuovendo uno sviluppo di alta qualità e un’apertura di alto livello, che offriranno opportunità vantaggiose per tutti i paesi del mondo, incluso il Brasile. Allo stesso tempo, è emersa un’altra notizia che favorisce il commercio e gli investimenti Cina-Brasile. Alla fine di marzo, il governo brasiliano ha affermato che il Brasile ha raggiunto un accordo con la Cina per commerciare con le proprie valute.
Di fronte alla complessa e mutevole situazione internazionale, Cina e Brasile, in qualità di due importanti paesi in via di sviluppo, si oppongono all’egemonismo e alla politica di potere, e sostengono il vero multilateralismo. I due paesi hanno mantenuto intima cooperazione nelle organizzazioni internazionali e nei meccanismi multilaterali come le Nazioni Unite, l’Organizzazione mondiale del commercio, G20 e BRICS, che hanno rafforzato le voci dei paesi in via di sviluppo e diffuso le voci della pace e dello sviluppo. Prima di partire per la Cina, il presidente Lula ha ripetutamente citato il ruolo della Cina e la parola “pace” in risposta alla crisi in Ucraina. “Bisogna iniziare a parlare di pace perché gli Usa e l’Europa non ne parlano”, egli ha così sottolineato.