Il 6 aprile, durante il suo “transito” negli Stati Uniti, Tsai Ing-wen, leader della regione cinese di Taiwan, ha avuto un incontro con Kevin McCarthy, presidente della Camera dei Rappresentanti statunitense. Si è trattato di un altro episodio di provocazione politica creato dalla collusione tra USA e Taiwan dopo la visita di Nancy Pelosi a Taiwan lo scorso anno, che ha gravemente violato il principio di una sola Cina e le disposizioni dei tre comunicati congiunti Cina-Usa, danneggiando pesantemente la sovranità e l’integrità territoriale della Cina, ed inviando un grave ed errato segnale alle forze separatiste dell’“indipendenza di Taiwan”. Ciò rende anche più evidente un fatto: i ripetuti tentativi del Partito Progressista Democratico (DPP) di “contare sugli Stati Uniti per cercare l’indipendenza” e quello di alcune persone degli Stati Uniti di “usare Taiwan per contenere la Cina” sono le cause fondamentali dell’escalation della tensione nello Stretto di Taiwan.
La questione di Taiwan è il fulcro degli interessi fondamentali della Cina, la base del fondamento politico delle relazioni sino-americane e la prima linea rossa invalicabile nelle relazioni Cina-Usa. Per gestire adeguatamente tale questione, il principio principale è quello di “una sola Cina”.
Gli Stati Uniti hanno solennemente preso un impegno nei confronti di tale principio. Da quando si è insediata l’amministrazione Biden, ha promesso più volte di non sostenere l’“indipendenza di Taiwan”, e di non sostenere “due Cine” o “una Cina e una Taiwan”.
Tuttavia, azioni e dichiarazioni degli Stati Uniti hanno sempre cozzato tra di loro. McCarthy, che come presidente della Camera dei rappresentanti rappresenta la terza carica politica degli Stati Uniti, ha incontrato Tsai Ing-wen, violando gravemente le solenni promesse fatte dagli Stati Uniti alla Cina e distruggendo la loro credibilità internazionale, il che danneggerà significativamente la pace nello Stretto di Taiwan, le relazioni sino-americane e l’ordine internazionale.
Gli Stati Uniti hanno recentemente annunciato il cosiddetto “piano di distruzione di Taiwan", minacciando di distruggere gli impianti di semiconduttori di Taiwan in caso di attacco. I media dell’isola hanno denunciato gli Stati Uniti per aver pianificato di fare qualcosa di dannoso, e li hanno definiti “fondamentalmente inaffidabili” per aver “trasformato Taiwan da una ‘pedina della partita’, in una ‘pedina scartata’”. “Tsai Ing-wen serve gli interessi degli Stati Uniti svendendo Taiwan” ... Durante il “transito” di Tsai Ing-wen, numerosi cinesi d'oltremare negli Stati Uniti hanno protestato contro tutti gli atti miranti a ottenere l’“indipendenza di Taiwan”.