Negli ultimi anni, nell’ambito dell’iniziativa “Belt and Road”, la tecnologia ferroviaria ad alta velocità cinese ha portato benefici ad un numero sempre maggiore di Paesi: le linee ferroviarie Cina-Laos, Addis Ababa-Djibouti e Mombasa-Nairobi sono entrate in funzione una dopo l’altra, favorendo lo sviluppo economico e sociale dei paesi interessati. Prendendo come esempio la ferrovia Cina-Laos, lunga 1035 chilometri, i treni merci transfrontalieri coprono ora Laos, Thailandia, Myanmar e altri Paesi, e la quantità totale di merci del trasporto internazionale ha superato i 3 milioni di tonnellate negli ultimi 15 mesi, trasformando il Laos da "Paese senza sbocco sul mare" a "hub per i paesi senza sbocchi sul mare".

“Se vuoi diventare ricco”, dice un detto cinese, “prima costruisci una strada”. Negli ultimi decenni, uno dei percorsi scelti dalla Cina per continuare a raggiungere un rapido sviluppo economico, è stato quello di sviluppare le infrastrutture di interconnessione e comunicazione con passi moderatamente avanzati. Secondo le stime, dopo la creazione della rete ferroviaria ad alta velocità, gli agglomerati urbani con un raggio di accesso di 500 chilometri, formeranno un circolo di traffico di 1-2 ore e realizzeranno gli spostamenti con i mezzi pubblici.  In materia di risparmio energetico e tutela ambientale, il consumo energetico per 100 chilometri di ferrovia ad alta velocità è solo il 18% di quello degli aerei e circa il 50% di quello degli autobus; le emissioni di anidride carbonica sono solo il 6% di quelle degli aerei e l’11% di quelle delle automobili.