Il professore dell’Università di Lingue Straniere di Pechino Wang Jun, che si occupa di letteratura italiana da quasi mezzo secolo, da sempre parla con particolare fervore delle opere classiche del Rinascimento; sia davanti ai suoi studenti, sia di fronte ai colleghi e ai lettori, mostra gioia ed allegria indicibili.
Il professor Wang è stato uno dei primi studenti cinesi che studiano letteratura italiana in Italia. All’inizio degli anni Ottanta, si è recato in Italia per studio; ha potuto così conoscere numerosi celebri maestri della letteratura italiana come Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Moravia, Verga, Pirandello e Calvino. “mi sentivo una spugna che assorbe acqua giorno e notte. Ovviamente, però, non ero in grado di capire tutto quello che stavo leggendo in quel momento.” Durante quegli anni, il professor Wang ha iniziato a coltivare tre sogni da realizzare nell’arco della sua vita: aprire un corso di letteratura italiana, tradurre un paio di libri italiani classici e scrivere un testo sulla letteratura italiana.
Nel 2017, la sua traduzione dell'Orlando Furioso è stata pubblicata. La traduzione di questo capolavoro della letteratura cavalleresca, composto quasi da 40000 versi, è davvero un “osso duro da masticare”. Nel 2018, ha vinto il Premio di letteratura Luxun, il più noto premio di traduzione letteraria della Cina. La commissione gli ha tributato questo commento: Si tratta di un fruttuoso tentativo di "tradurre la poesia in poesia”.
Il Professor Wang Jun ha rispettivamente pubblicato nel 2019 e nel 2021 la traduzione del "Canzoniere" di Francesco Petrarca e della “Divina Commedia” di Dante Alighieri. Egli ha indicato che Oggi siamo in un’epoca d’oro per la traduzione di opere letterarie italiane e in Cina il numero dei lettori della letteratura italiana era molto limitato, ma oggi essa diventa sempre più popolare. “Ho intenzione di preparare semi pieni di vitalità, per la causa della traduzione della letteratura italiana e degli studi sul Rinascimento.”