Onu, rappresentante cinese respinge calunnie occidentali

2023-03-24 11:22:32

Il 22 marzo, durante il dibattito generale in seno alla 52esima riunione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, il rappresentante cinese ha respinto con fermezza le calunnie e le diffamazioni dei paesi occidentali, denunciandone le cattive pratiche e l'ipocrisia in materia di diritti umani.

La parte cinese ha affermato che la Cina continua a mettere il popolo al centro, aderendo al dettato costituzionale che recita “lo Stato rispetta e protegge i diritti umani”, e insiste nel considerare il benessere di 1,4 miliardi cinesi come il più importante dei diritti umani, promuovendo costantemente la causa dei diritti umani seguendo un percorso di modernizzazione in stile cinese. Il senso di realizzazione, felicità e sicurezza della popolazione è in costante aumento, mentre i risultati della causa cinese dei diritti umani sono evidenti a tutti.

Li Xiaomei, ministro consigliere della Missione permanente cinese a Ginevra, ha dichiarato che alcuni paesi, come gli Stati Uniti, hanno colpito e diffamato la Cina per scopi politici. Questi Paesi dovrebbero intraprendere azioni concrete per risolvere i gravi problemi di diritti umani esistenti al loro interno, come razzismo, violenza armata e crimini legati alla droga; smettere di violare i diritti delle minoranze e dei gruppi vulnerabili; abbandonare le loro pratiche militariste ed egemoniche a livello internazionale; revocare tutte le misure coercitive unilaterali illegali contro i Paesi in via di sviluppo; smettere di interferire negli affari interni di altri Paesi e di minare la stabilità regionale con il pretesto dei diritti umani".

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