Durante la regolare conferenza stampa del Ministero cinese degli Esteri del 24 marzo, la portavoce, Mao Ning, in risposta alla domanda di un giornalista sulla presenza dell’amministratore delegato di TikTok all’udienza del Congresso degli Stati Uniti, ha sottolineato che il governo cinese attribuisce grande importanza e protegge la privacy e la sicurezza dei dati in conformità con la legge, e non ha mai chiesto e non chiederà mai alle imprese o agli individui di raccogliere o fornire al governo cinese informazioni sui dati o sull’intelligence di Paesi stranieri in modi che violino le leggi locali. Il governo statunitense non ha finora fornito alcuna prova che TikTok minacci la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, eppure ha ripetutamente avanzato presunzioni di colpevolezza e oppressioni irragionevoli delle aziende interessate. La Cina ha anche notato che alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti hanno dichiarato che il tentativo di vietare TikTok è una persecuzione politica xenofoba, e che gli Stati Uniti dovrebbero rispettare effettivamente i principi dell’economia di mercato e della concorrenza leale, smettere di opprimere irragionevolmente le imprese di altri Paesi e fornire un ambiente aperto, equo, giusto e non discriminatorio per le imprese di tutti i Paesi che vogliano investire e operare all’interno del Paese.