l 22 marzo il giornalista investigativo statunitense, Seymour Hersh, ha pubblicato un nuovo post sui social media affermando che le notizie riguardanti il presunto coinvolgimento di un gruppo "pro-Ucraina" nel sabotaggio del gasdotto "Nord Stream" erano false. Queste false notizie sarebbero state create e diffuse dai servizi segreti degli Stati Uniti per nascondere la verità sul fatto.
Se le ultime rivelazioni di Hersh sono vere, allora sarebbe ancora più importante che le Nazioni Unite guidino una indagine internazionale sull’incidente, per scoprire la verità il più velocemente possibile. È stato notato che pochi giorni dopo la fine della visita del cancelliere tedesco negli Stati Uniti, il “New York Times” e la rivista tedesca “Der Spiegel” hanno pubblicato quasi simultaneamente articoli che affermavano che un gruppo "pro-Ucraina" era dietro all'attacco al gasdotto "Nord Stream". Alla luce delle ultime rivelazioni di Hersh, molti si chiedono se tutto ciò sia una coincidenza.
La comunità internazionale ha sollevato molte domande riguardo alle notizie sul presunto coinvolgimento di questo gruppo nell'attacco.
Ma ancora più sospetto è il comportamento del governo degli Stati Uniti in merito. Ad oggi, un mese e mezzo dopo le prime rivelazioni di Hersh, Washington ha mantenuto il silenzio, limitandosi a negare le accuse.
Gli Stati Uniti stanno inoltre cercando in ogni modo di impedire qualsiasi indagine sul caso. In precedenza la Russia aveva presentato una bozza di risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per promuovere un'indagine internazionale, ma i membri occidentali del Consiglio avevano sollevato obiezioni. Le Nazioni Unite, in quanto organizzazione internazionale più autorevole e rappresentativa, potrebbero coordinare un'indagine internazionale in modo da unire gli sforzi degli investigatori nazionali per scoprire la verità più rapidamente. Ma perché gli Stati Uniti stanno facendo del loro meglio per ostacolare questo processo? Hanno forse qualcosa da nascondere?
Il fuoco non può essere nascosto sotto la paglia. Di fronte a sempre maggiori prove, la semplice negazione del governo degli Stati Uniti non è sufficiente. Se veramente ha la coscienza pulita, dovrebbe rispondere alle molte domande e preoccupazioni della comunità internazionale e sostenere un'indagine internazionale guidata dall’ONU. Altrimenti, il loro silenzio e la loro tacita accettazione sono essi stessi un riconoscimento della loro colpa.