Nel corso della conferenza stampa ordinaria del 6 marzo, la portavoce del Ministero cinese degli Esteri, Mao Ning, ha affermato che la Cina ha sempre sostenuto e partecipato attivamente alle indagini scientifiche globali sulle origini del COVID, ma è risolutamente contraria a qualsiasi forma di manipolazione politica della questione. Dallo scoppio della pandemia, la parte cinese ha ospitato due volte esperti internazionali dell'OMS nel Paese per condurre una collaborazione da cui è stato elaborato un rapporto congiunto di indagine scientifico e autorevole, ponendo solide basi per il lavoro delle indagini globali sulle origini del virus.
Mao Ning ha sottolineato che tale ricerca è una questione scientifica, quindi dovrebbe e può essere condotta solo attraverso la cooperazione globale tra gli scienziati. Per un periodo di tempo gli Stati Uniti hanno insistito nel politicizzare e strumentalizzare la questione, e hanno diffuso bugie e assurdità senza fornire alcuna prova, fatto che ha seriamente avvelenato la ricerca e l'ambiente in cui viene svolta.
La portavoce ha infine espresso la speranza che il Segretariato dell'OMS mantenga una posizione scientifica, obiettiva e imparziale, senza essere politicamente influenzato, e che conduca le indagini in più paesi, in particolare negli Stati Uniti, in modo da svolgere un ruolo attivo nelle ricerche scientifiche globali sulle origini del virus.