La mattina del 5 marzo la sessione annuale del supremo organo di potere della Cina si è aperta a Beijing. Nel presentare il rapporto di lavoro del governo, il premier, Li Keqiang, ha rilevato che nel 2022 la Cina ha raggiunto un funzionamento economico stabile, migliorato costantemente la qualità dello sviluppo, mantenuto la stabilità sociale e raggiunto nuovi traguardi pur in condizioni estremamente difficili.

Li Keqiang ha sottolineato che l’anno scorso lo sviluppo economico cinese ha subito l’impatto di fattori, sia domestici che esterni, al di là delle aspettative, tra cui la pandemia. Grazie alla forte direzione del Comitato Centrale del PCC, il Paese ha coordinato in modo efficace la prevenzione e il controllo dell’epidemia con lo sviluppo socio-economico,  ottimizzando e adeguando le misure anti-Covid  in base ai cambiamenti del virus e alla situazione della prevenzione dell'epidemia. Di fronte alle nuove pressioni al ribasso sull'economia, la Cina ha utilizzato gli strumenti politici accumulati negli ultimi anni, attuando anticipatamente le politiche e misure prefissate. La riforma strutturale dal lato dell’offerta è stata portata avanti in modo risoluto, ed è  stato introdotto e applicato un pacchetto di politiche e misure successive per stabilizzare l'economia e spingerla a risalire.

Il premier cinese ha dichiarato che l’anno scorso il PIL cinese è cresciuto del 3%, sono stati creati 12,06 milioni di nuovi posti di lavoro nelle zone urbane, mentre il CPI è aumentato del 2%. In un contesto complesso e di multi cambiamenti, l'economia cinese ha sostanzialmente raggiunto i principali obiettivi e compiti di sviluppo dell'anno e ha dimostrato una forte resilienza.