I bambini sono la speranza e il futuro del mondo. Tuttavia, il rapporto congiunto pubblicato dall’Organizzazione internazionale del lavoro e dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia all’inizio di marzo mostra che il problema della povertà infantile è ancora rilevante e invita tutti i paesi a rafforzare la protezione dei bambini. Gli Stati Uniti, che si vantano di essere un “faro dei diritti umani”, dovrebbero rivolgere particolare attenzione a questo appello.
Secondo i dati del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, 835 imprese negli Usa impiegavano illegalmente più di 3800 lavoratori minorenni nell’anno fiscale 2022, un aumento di oltre 1000 persone rispetto all’anno precedente.
Inoltre, i pericoli del lavoro minorile negli Stati Uniti sono ancora più sconcertanti. Il New York Times ha rivelato che dagli impianti di lavorazione della carne ai cantieri di costruzione ai macelli, i lavoratori minorenni immigrati sono stati trovati in “industrie pericolose in decine di stati negli Stati Uniti”. Come il commercio degli schiavi e la discriminazione razziale, il problema del lavoro minorile negli Stati Uniti ha una lunga storia. Più di 100 anni fa, le miniere americane, le fattorie di tabacco e le fabbriche tessili cominciarono ad assumere lavoratori minorenni. Finora questo problema non è stato risolto. Uno dei fattori chiave è l’esistenza di lacune nel sistema giuridico degli Stati Uniti e l’inadeguata applicazione della legge.
La tragica esperienza del lavoro minorile è solo la punta dell’iceberg della questione delle violazioni sistematiche dei diritti umani dei bambini negli Stati Uniti. Attualmente, gli Stati Uniti sono l’unico membro delle Nazioni Unite che non ha ratificato la “Convenzione sui diritti dell’infanzia”, sono stati ripetutamente criticati dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro per il grave problema del lavoro minorile, e sono stati denunciati dalla comunità internazionale come “più grandi violatori dei diritti umani”.
ROBERT D.PUTNAM, ex decano della John F. Kennedy School of Government dell’Università di Harvard, nel suo libro “Our Kids: The American Dream in Crisis”, ha affrontato l’ombra della disuguaglianza sperimentata da alcuni bambini americani per confermare la “crisi del sogno americano”. Quando i bambini non desiderano più il “sogno americano”, quale fiducia ha il governo statunitense nel vantarsi di essere “faro dei diritti umani”?