Cina protesta per la vendita di armi Usa a Taiwan

2023-03-03 20:29:45

Il primo marzo il Dipartimento di Stato Usa ha autorizzato un nuovo turno di vendite di armi a Taiwan, inclusi missili utilizzati dagli aerei da guerra F-16 ed attrezzature relative, del valore totale di 619 milioni di dollari. Alcuni giornalisti hanno chiesto al ministero della Difesa cinese di commentare la situazione.

Il portavoce del ministero Tan Kefei ha espresso la ferma protesta della Cina sulla vendita di armi Usa a Taiwan, affermando che le loro azioni rappresentano una grave ingerenza negli affari interni della Cina e hanno violato gravemente il principio di “Una sola Cina” insieme ai tre comunicati congiunti, in particolare il comuniato del 17 agosto 1982, danneggiando severamente la sovranità e gli interessi di sicurezza cinese e minacciando la pace e la stabilità della regione dello Stretto di Taiwan. Per questo la Cina esprime la sua profonda insoddisfazione e ha inviato agli Stati Uniti severe rimostranze.

Tan Kefei ha chiesto agli Stati Uniti di interrompere la vendita di armi a Taiwan e le relazioni militari, sospendendo ogni ingerenza nella questione di Taiwan ed evitare di aggravare ulteriormente la tensione. Il portavoce ha affermato che l’Esercito Popolare Cinese di Liberazione è sempre allerta, pronto di rispondere qualsiasi provocazione dei tentativi di “indipendenza” e ingerenze esterne, difendendo in modo deciso la sua sovranità nazionale e integrità territoriale.

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