【Gocce della cultura】Patrimonio culturale immateriale della Cina - “L’Epica del re Gesar”

2023-02-23 10:56:44

“L’Epica del re Gesar” è l’unica epopea vivente al mondo. Attraverso il racconto di artisti eccezionali, essa è stata tramandata per oltre 2 millenni, principalmente nelle vaste aree pastorali e rurali dell’altopiano occidentale della Cina. L'epopea riflette in modo completo l’esperienza e la conoscenza del mondo naturale dell’etnia tibetana e di altre comunità affini, ed è quindi diventata un tesoro spirituale condiviso. Ancora oggi, la famosa canzone dell'eroe Gesar viene cantata in Tibet, Mongolia interna e Qinghai.

 “L’Epica del re Gesar” è nata tra il 2°-3° secolo a.C. e il 6° secolo d.C. Nell’arco di circa mille anni, gli artisti popolari diffusero oralmente l’epopea, arricchendone costantemente la trama e la lingua. All’inizio del 12° secolo “L’Epica del re Gesar” era ormai matura e completa, con un’ampia diffusione nelle aree tibetane.

L’Epica racconta la seguente storia: molto tempo fa le calamità naturali e i disastri umani colpivano ovunque il Tibet, i demoni imperversavano ed il popolo viveva in miseria. Per liberarlo dal mare del dolore, il Bodhisattva della misericordia Guanyin chiese ad Amitabha di mandare in terra il figlio del dio del cielo a domare i demoni. Il figlio del cielo Tuibagawafa volle andare in Tibet, diventando il sovrano dei tibetani dai capelli neri: si tratta del re Gesar. Per far sì che potesse compiere il mandato di sottomettere i demoni, reprimere i potenti, aiutare i deboli e beneficare il popolo, gli autori dell’epopea assegnarono a Gesar un carattere speciale e abilità straordinarie, trasformandolo in un eroe metà uomo e metà drago che unisce la divinità, il drago e Nian (uno spirito terrifico della religione originaria tibetana Bon). Sceso sulla terra, Gesar andò subito incontro a molte peripezie, ma per la propria forza e la protezione del cielo, invece di essere vinto, sterminò i demoni che perseguitavano gli uomini. Gesar iniziò sin dalla nascita a sollevare dalle disgrazie il popolo: a 5 anni si trasferì con la madre sulle rive del fiume Giallo e a 12 ottenne la vittoria in una gara equestre e quindi il titolo di re. Da allora cominciò a dimostrare la sua potenza, guerreggiando dappertutto. Dopo aver ammansito i diavoli, Gesar aveva ormai espresso una virtù perfetta, quindi tornò nel mondo celeste con la madre, la regina e le concubine. La grandiosa epopea del re Gesar si conclude qui.

Dall’attuale situazione della raccolta, questa comprende in totale oltre 120 volumi, con oltre 1 milione di versi ed oltre 20 milioni di caratteri, costituendo l’epopea più lunga del mondo. Dal punto di vista della dimensione, è molto maggiore delle cinque famose epopee del mondo messe insieme, cioè l’epopea dell’antica Babilonia “Gilgamesh ”, le epopee greche “Iliade” e “Odissea” e le indiane “Ramayana” e “Mahabharata”.

Molti contenuti dell’ “Epica del re Gesar” provengono da canzoni folcloristiche, favole e storie, delineando centinaia di personaggi. Fra questi, sia gli eroi positivi che i tiranni negativi, sia gli uomini che le donne, sia i vecchi che i giovani sono descritti con caratteri chiari ed evidenti. Per quanto riguarda le caratteristiche linguistiche, la biografia cita innumerevoli proverbi tibetani, mantenendo le caratteristiche creative della lingua parlata, come le metafore, le esclamazioni ripetute a fine verso e le rime. Per fare un esempio, nella “Grande battaglia Huoling”, una figura femminile è così descritta: la bella ragazza del regno di Ling, un suo passo in avanti ha il valore di cento corsieri, un suo passo indietro ha il valore di cento pecore grasse; d’inverno è più calda del sole, d’estate più fresca della luna; la sua fragranza supera quella dei fiori.

Come un prezioso patrimonio culturale, il governo cinese presta alta attenzione al riordino, traduzione e pubblicazione dell’ “Epica del re Gesar”. Nel 2002 la Cina ha tenuto una solenne attività commemorativa per la storia millenaria della biografia. Attualmente nelle università ed organismi del paese molti studiosi si occupano esclusivamente di ricerche in merito. Nel 2006, “l’Epica del re Gesar” è stata inserita nel primo elenco nazionale del patrimonio culturale immateriale. Nel 2009 essa è stata inserita nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’UNESCO.

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