Il 20 febbraio, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha detto che in un periodo tra le 2 e le 4 settimane, le zone della Turchia e della Siria colpite dal terremoto dovranno affrontare le minacce preoccupanti portate dalle malattie infettive.

Nel comunicato stampa rilasciato lo stesso giorno dall’ECDC, si legge che le zone colpite dal terremoto si troveranno ad affrontare la diffusione di malattie di origine alimentare, quelle trasmesse dall’acqua, quelle respiratorie infettive e quelle prevenibili con i vaccini, in particolare da quando i sopravvissuti si sono trasferiti nei rifugi temporanei.