USA devono rispondere a tre dubbi sulla distruzione del Nord Stream

2023-02-11 21:20:12

Secondo quanto rivelato ultimamente da un articolo di Seymour Hersh, noto giornalista investigativo americano, l’amministrazione Biden avrebbe pianificato l’esplosione dei gasdotti Nord Stream con cui la Russia trasportava il gas naturale verso l’Europa.

Il reportage di Hersh è ricco di informazioni dettagliate, ma l'atteggiamento dell’amministrazione USA di evitare di parlare del fatto ha alimentato tre dubbi.

Il primo dubbio: perchè all’inizio gli States, insieme agli altri Paesi occidentali, hanno lanciato diversi appelli per un’indagine e di seguito non hanno proceduto a nessuna azione concreta?

I gasdotti Nord Stream costituiscono un progetto in cui la Russia e i Paesi europei hanno investito insieme. Dopo l’esplosione del Nord Stream, oltre a Mosca, anche Bruxelles ha richiesto fermamente un’investigazione sul caso, così come il presidente USA Biden, che ha dichiarato “un’indagine fino in fondo” in un momento opportuno.

Ad oggi, dopo ben oltre 4 mesi, non si vedono ancora alcuni risultati nonostante gli strumenti e le capacità degli USA e dell’Europa. Questo tipo di “buco nero d’informazione” sfida il senso comune e non può non suscitare qualche dubbio.

Secondo, cosa si nasconde dietro la posizione ambigua dei politicanti americani ed europei?

Stando a quanto riportato dalla stampa tedesca, a febbraio 2022, qualche settimana prima del conflitto Russia-Ucraina, Biden aveva ammonito che in caso di una guerra contro Ucraina da parte della Russia, “non ci sarebbe più il ‘Nord Stream 2’, a cui porremmo fine”. Dopo l’esplosione dei gasdotti verificatasi lo scorso settembre, il segretario di Stato statunitense Blinken l’ha definita “un’ enorme opportunità” che avrebbe aiutato l’Europa ad “abbandonare in una volta sola la dipendenza alle energie russe”.

Oggi, Washington sta ottenendo enormi interessi geopolitici dal confitto Russia-Ucraina e le imprese energetiche americane hanno beneficiato molto dal Vecchio Continente.

Terzo, perchè i media occidentali che sono molto attenti ad afferrare al volo le notizie più calde sono diventati quasi tutti zitti subito dopo la pubblicazione dell’articolo di Hersh?

Si può scoprire tramite le ricerche su internet che rispetto ai numerosi reportage iniziali sul caso, questa volta i media occidentali si presentano più che silenziosi.

I gasdotti Nord Stream sono considerati un’importante infrastruttura transfrontaliera, e la sua distruzione ha creato un impatto molto negativo sul mercato energetico e l’ambiente ecologico globale, perciò l’autore dell’attentato deve essere chiamato a rispondere del delitto. Gli USA ripetono sempre le parole come “ordine internazionale basato sulle regole”, allora, devono rispondere sinceramente ai dubbi della comunità internazionale. Il mondo ha bisogno della giustizia e della verità.

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