Secondo quanto riportato, il segretario di Stato americano Antony Blinken è intervenuto al Vertice internazionale sulla libertà religiosa, dicendo che a novembre scorso gli Stati Uniti hanno messo oltre 10 paesi nella lista dei paesi che meritano particolare attenzione a ragione delle gravi violazioni della libertà religiosa, tra cui anche il genocidio continuo praticato in Cina contro i popoli uiguri, la maggioranza dei quali è musulmana.

Il 3 febbraio la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha sottolineato in conferenza stampa ordinaria che il governo cinese protegge con leggi apposite la libertà religiosa del suo popolo. Attualmente in Cina ci sono circa 200 milioni persone credenti e oltre 0,38 milioni che lavorano nel settore religioso, con oltre 24 mila moschee soltanto nel Xinjiang. Tuttavia, il 75% dei musulmani americani pensa che nella società americana esistano gravi discriminazioni contro i musulmani. Gli Stati Uniti non sono qualificati per dare lezioni alla Cina.

Mao Ning ha aggiunto che il cosiddetto “genocidio” compiuto dalla Cina infatti è una bugia del secolo inventata dagli Usa. Negli ultimi 60 anni dopo la costruzione delle della Regione autonoma del Xinjiang Uygur, il numero della popolazione uigura è cresciuto da 2,2 milioni a circa 12 milioni. L’aspettativa di vita dell’etnia Uygur è stata elevata da 30 anni a 74,7 anni.