Il Giappone cerca di portare la Nato nella regione dell’Asia-Pacifico

2023-02-02 21:34:56

Il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida ha recentemente avuto un colloquio con il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg, in visita nel Paese. Nella dichiarazione congiunta, le due parti hanno fortemente esagerato la cosiddetta "minaccia militare" cinese. Fumio Kishida ha dichiarato che il Giappone prenderà in considerazione la possibilità di partecipare regolarmente al Consiglio Nord Atlantico, l'organo decisionale della NATO, e parteciperà in modo chiaro alla cooperazione di difesa della NATO nella regione Asia-Pacifico. Questo conferma ciò che era già evidente alla comunità internazionale: alcune forze giapponesi stanno intensificando la loro collusione con le esterne per i propri fini egoistici, introducendo il rischio di conflitti e scontri nella regione Asia-Pacifico.

Sotto la spinta degli Stati Uniti, la NATO sta espandendo i suoi tentacoli nella regione Asia-Pacifico nel tentativo di creare una "versione Asia-Pacifico della NATO", e il Giappone è uno dei partner chiave individuati. I due sono vicini non solo perché il Giappone è un seguace convinto degli Stati Uniti nella regione Asia-Pacifico e sostiene la cosiddetta "strategia indo-pacifica" degli Stati Uniti, ma anche perché il Giappone ha l'ambizione di tornare sulla strada di una grande potenza militare e ha la necessità di prestare la propria forza alla NATO in materia di difesa.

Negli ultimi anni, la struttura geopolitica mondiale sta registrando profondi cambiamenti e il fatto che gli USA definiscano erroneamente la Cina come il “principale avversario” ha fatto in modo che in Giappone le forze politiche di destra possano approfittare della situazione per influenzare la direzione politica del loro paese.

A gennaio scorso, durante le sue visite nei 5 paesi occidentali, il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha continuato a diffondere bugie ed espressioni assurde nei confronti della Cina. Pronunciando un discorso in USA, Kishida ha affermato che “la Cina rappresenta una sfida centrale per il Giappone e gli USA.” Secondo delle analisi, in qualità di paese presidente del G7 nel 2023, il Giappone sta facendo di tutto per offrire una immagine anti-cinese, con l’intenzione doppia di “incantare” il popolo giapponese e manovrare l’opinione pubblica domestica e di soddisfare l’appetito delle forze anti-cinesi occidentali. In questo modo, saranno molto minori gli ostacoli che il Giappone dovrà superare per rompere le limitazioni stabilite dalle politiche di sicurezza e dalle restrizioni regolate dalla Costituzione di Pace. In questo modo il Giappone potrà realizzare l’obiettivo di espandere rapidamente le sue forze armate e diventare “un paese normale”.

Le forze giapponesi di estrema destra, che non sono state affatto eliminate nel dopoguerra, stanno aspettando l’opportunità portata dal caos che si verificano nelle regioni limitrofe. Oppure, si può dire che stiano facendo del tutto per soffiare sul fuoco e provocare tensione così da ravvivare un vecchio sogno militarista. Se i politici giapponesi continueranno a creare disastro e caos nell’Asia-Pacifico, finiranno sull’orlo di un abisso.

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